
Presso la sala conferenze del ministero dell’Agricoltura, lunedì 7 novembre, si è tenuta la prima conferenza stampa ufficiale del nuovo ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e forestale, Francesco Lollobrigida, il quale ha illustrato, in modo determinato e chiaro, le strategie del suo dicastero per affrontare le problematiche che affliggono il mondo dell’agricoltura e dell’allevamento, precisando più volte che ciò verrà svolto in pieno concerto con il Parlamento, attenendosi alle sue decisioni. Il ministro ha evidenziato che incontrerà gli operatori del mondo agricolo, dell’allevamento e della pesca e delle aziende produttive forestali, nonché le sigle rappresentative dei vari settori di riferimento, per conoscere meglio i bisogni e le richieste dei rispettivi operatori.
Secondo Lollobrigida, il mondo dell’agricoltura è sano e produttivo, chiede protezione dalle aggressioni della concorrenza sleale. Per questo verranno affrontate con decisione le priorità dovute, prima, alla crisi pandemica e ora alla crisi energetica, causata dalla guerra in Ucraina, con l’intento di mettere al centro la sovranità alimentare. Ossia l’imprenditore agricolo e il consumatore finale riguardo sia al ciclo produttivo e sia alla sua qualità. Il sostegno al mondo agricolo, dal punto di vista fiscale, è considerato fondamentale, come affrontare i danni causati dalla fauna selvaggia, con strategie mirate. Inoltre, il ministro ha sottolineato che in Europa non vi è più un problema di eccedenze, ma di mancanze, se non addirittura di carestie di materie prime alimentari.
Tutte le associazioni incontrate dal ministro hanno manifestato il loro impegno per dare un contributo fattivo, anche e soprattutto per salvaguardare i marchi italiani dalle emulazioni illegali o sleali. Dalle rappresentanze del settore agricolo, il ministro ha riscontrato grande disponibilità per collaborare insieme nell’affrontare i singoli temi. Uno dei suoi obiettivi sarà quello di migliorare l’attività ministeriale per tali scopi, attuando una strategia meramente politica e non più solamente tecnica come, invece, è accaduto con il precedente Governo, manifestando tutti i suoi limiti nell’azione esecutiva.
Nei prossimi mesi ci saranno diversi incontri nei luoghi istituzionali specifici con tutti i settori di riferimento. L’Italia è una nazione che ormai, in modo acclarato, non può concorrere sulla quantità produttiva, ma solo sull’eccellente qualità della sua produzione agro-alimentare, contro ogni forma di protezionismo, a vantaggio del mercato libero e dell’esportazione. Tutte le associazioni settoriali sono d’accordo nel contrastare gli alimenti sintetici e, prossimamente, verrà svolto un confronto con il ministero della Sanità per comprendere gli effetti che questa tipologia di cibi determina per l’organismo.
In questi giorni è stata data centralità all’agricoltura, anche introducendo una nuova terminologia come quella della “sovranità alimentare”, intesa come salvaguardia pragmatica dei prodotti e delle aziende, in quanto l’agricoltura non si occupa solo di cibo, ma anche e soprattutto di tutto l’indotto che da essa si genera. Per questo, è importante impostare un confronto, anche in Europa, a difesa della produzione agricola italiana. Nel Vecchio Continente, il Governo tutelerà gli interessi italiani riguardo all’agricoltura, rispettando sempre la centralità del Parlamento italiano, le cui decisioni saranno alla base dell’azione dell’Esecutivo. Nella prossima legge di stabilità verranno presentati dei provvedimenti importanti, basati sulle istanze dei settori agricoli di riferimento. Si è preso atto che, per la prima volta nella storia del mondo agricolo, mancano i lavoratori per le aziende produttive, a riprova del fatto che l’immigrazione illegale non è funzionale a risolvere il problema occupazionale nel settore agro-alimentare. Per questo motivo, il Governo è a favore di un’immigrazione legale, proprio perché veramente utile all’agricoltura.
Una delle priorità del ministero della Sovranità alimentare sarà garantire una flessibilità fiscale per le aziende agricole. Gli invasi rappresentano una criticità attuale, le cui soluzioni sono ostacolate dall’attuale normativa. Di questo si è parlato con la Coldiretti, cercando di fronteggiare le conseguenze della crisi climatica, tentando di rafforzare le infrastrutture territoriali, per evitare le tragedie che abbiamo vissuto recentemente, come le recenti esondazioni nelle Marche. In Trentino-Alto Adige, il ministro ha parlato con le istituzioni locali per risolvere, in modo pragmatico e scientifico, quindi non con un approccio ideologico, il problema dei grandi carnivori, che penalizzano gli agricoltori e gli allevatori. Al riguardo si sposerà qualsiasi soluzione compatibile con l’eco-sistema. Nessuno ha mai sostenuto che esiste una sola soluzione, ma che altresì bisognerà fare delle valutazioni di matrice scientifica, per affrontare ogni singola questione nel modo più opportuno.
Nel finale, il ministro ha precisato che in un mercato globale non si possono imporre delle regole rigide agli agricoltori, bensì bisognerà contrastare la globalizzazione selvaggia, cercando di penalizzare quei sistemi che mortificano l’eco-sistema, tutto ciò nella giusta tempistica. Il Governo, sebbene si sia insediato da poco, farà di tutto per velocizzare i tempi della riforma del settore agricolo, con una strategia incisiva e il più possibile di carattere europeo. Al termine del suo intervento, Lollobrigida ha salutato i presenti con grande cordialità, prestandosi in modo disponibile alle foto di rito.
Aggiornato il 10 novembre 2022 alle ore 10:43