
Il brindisi, una foto, i saluti. In un clima da ultimo giorno di scuola – con altre pressioni, è chiaro – Mario Draghi chiude la sua esperienza al Governo. Nell’ultimo Consiglio dei ministri, l’ex presidente della Banca centrale europea afferma: “Tra qualche settimana su questi banchi siederà il nuovo Esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute”. Da qui, l’invito d’agevolare una transizione ordinata, per consentire a chi verrà di mettersi subito al lavoro. Senza perdere troppo tempo. “Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini” prosegue Draghi, che chiosa: “I governi passano, l’Italia resta”.
Draghi, in questo bilancio finale, spiega come l’unità nazionale rappresenti “un’esperienza eccezionale”, che avviene “soltanto nei momenti di crisi profonda. Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato, e anche un bel po’ di pazienza”. In un discorso, ovviamente di parte, sostiene: “I cittadini si aspettavano molto da voi. E voi li avete serviti al meglio”. Anche se l’italiano medio ha altri ricordi del Governo dei migliori. E non è roba per cui festeggiare. Al massimo, può sorridere del trasloco in corso.
Poi è la volta dei ringraziamenti ai ministri per il lavoro svolto in un anno e mezzo: “Avete fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Pnrr, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico. Dall’organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all’Ucraina, avete reso l’Italia protagonista in Europa e nel mondo”.
Per la cronaca, il Consiglio dei ministri approva il Documento programmatico di Bilancio per il 2023. Seguendo la linea dell’ok alla Nota di aggiornamento dal Documento di Economia e Finanza, il testo ha in sé le fondamentali linee di intervento a legislazione vigente e i relativi effetti sugli indicatori macroeconomici e di finanza pubblica per il prossimo anno. Inoltre, fornisce parere favorevole al disegno di legge proposto da Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che prevede azioni a favore delle persone anziane, in attuazione delle missioni 5 e 6 del Pnrr, nell’ambito di assistenza alle persone non autosufficienti.
“Si tratta – dice Orlando – di una riforma che ho voluto inserire tra quelle qualificanti per il Pnrr, con l’obiettivo di rendere adeguato il sistema di cura per la popolazione anziana. Un’occasione di progresso civile per il nostro Paese ed una priorità per l'agenda politica”.
Aggiornato il 11 ottobre 2022 alle ore 13:30