Centrodestra, un Governo nel nome della qualità

“Il nostro obiettivo al Governo sarà quello di rappresentare e difendere gli interessi e i diritti di tutti i cittadini”. Parola e musica di Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia, inoltre, in merito alle indiscrezioni della stampa sull’eventuale presenza di tecnici nel Governo, commenta: “Leggo cose surreali che poi dovrei commentare, consiglierei prudenza”.

Il tema sulla costruzione della squadra da schierare nel prossimo Esecutivo è ovviamente uno dei punti nell’agenda della coalizione di centrodestra. Dove, chiaramente, sarà necessario trovare una sintesi. Il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, in un intervento a Sky Tg24 vuole sgomberare il campo da equivoci. Ossia: non parlare di poltrone ma della natura che il Governo dovrà avere. Quindi una natura “politica”, che “deve esprimere ministri politici”. I quali, rispetto ai tecnici, “hanno la libertà e l’adesione a una visione politica nemica del rigore. È necessaria – insiste – quella agibilità politica che consente di assumere decisioni e rispondere a un mandato del Parlamento”. Per quanto concerne l’esperienza dei tecnici, Mulè evidenzia: “Il grande limite è sempre stato quello di fermarsi sulla soglia di ciò che fa la differenza tra chi decide in virtù di un preciso mandato popolare ed elettorale ratificato dal Parlamento e chi non va oltre ciò che suggerisce la dottrina o gli studi accademici”.

Insomma, come sostenuto a Radio24 da Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, è la qualità che conta. Non solo: “Abbiamo solo detto che questo è un Governo politico con tanti ministri politici. Se c’è qualche tecnico non è un problema ma il centrodestra è coeso e non vedo grandi difficoltà. I leader lavoreranno e troveranno la soluzione giusta”. Infine, su un suo possibile ruolo come ministro, puntualizza: “Farò ciò che decidere il leader del mio partito, Silvio Berlusconi. Non ho smanie particolari”.

E poi c’è il fronte della Lega. Il Carroccio, in una nota, fa sapere che Matteo Salvini è impegnato affinché il partito “dia all’Italia la squadra di Governo migliore possibile”. In programma, a stretto giro, c’è un altro Consiglio federale “per condividere e poi scegliere i nomi più adatti. C’è grande ottimismo: la Lega non vede l’ora che questo governo cominci a lavorare”. Contemporaneamente, Umberto Bossi – all’AdnKronos – segnala: “Quello che sto facendo è in linea con ciò che ho fatto tutta la vita: far valere le ragioni del Nord. Ribadisco che Comitato Nord è un comitato interno alla Lega per Salvini premier”. Tra l’altro, nel Comitato “non sono coinvolti nomi che non fanno parte del partito e alla base c’è il rispetto della militanza”. Sull’argomento interviene pure Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, che assicura come non ci sia “nessuna fronda” interna alla Lega. Sempre Fontana ammette che il Comitato rappresenta “un sottolineare la necessità dell’autonomia. Mi sembra sia un’idea, poi bisognerà capire meglio. Non sappiamo ancora niente”.

Aggiornato il 03 ottobre 2022 alle ore 14:42