“È stata una campagna elettorale orrenda. Abbiamo trovato entusiasmo nelle piazze con gente che vuole ascoltare il messaggio e non si fa convincere dalle stupidaggini della sinistra. Ho letto tante di quelle cattiverie e di quella violenza… la sinistra ha perso la testa, il Partito Democratico è diventato un partito estremista, violento, che esalta chi viene a contestare nelle manifestazioni… Su quello che è successo a Palermo, il Pd se la prendeva con la Polizia, perché ritiene che noi non possiamo fare i comizi”.
Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, in un intervento a Mattino Cinque. Inoltre, ha aggiunto: “Non temo una rimonta del Movimento Cinque Stelle che possa mettere in difficoltà la vittoria del centrodestra. È tutto uno scontro interno al centrosinistra, si tolgono i voti tra loro. Fanno la gara a chi è più di sinistra. Sul reddito di cittadinanza non cambio idea”.
E ancora un veloce focus sulla sinistra, che per anni “si è riempita la bocca sulle donne e ora non accetta che il primo premier donna di questa nazione potrebbe essere di destra. Credo che questo sia anche figlio di una mentalità: non importa se sei maschio o femmina. Se vali, vai avanti”. Con la specifica: “Ho sempre pensato che una donna non dovesse avere regali, ma dovesse sapersi imporre. Credo che il fatto di avere una donna premier possa rompere il tetto di cristallo di questo Paese. Enrico Letta – ha ricordato – ha detto che non basta essere una donna per difendere i diritti della donna. Davvero Letta vuole insegnare a me cosa significa essere donna?”.
Poi una fotografia sull’eventuale Governo. Da qui: una ipotetica estensione della maggioranza al di fuori del centrodestra? “Non credo sarà necessario – ha spiegato Meloni – credo che il centrodestra avrà una maggioranza che serva per governare questa nazione. I governi arcobaleno li lasciamo agli altri”. A tal proposito, lo scenario di un Esecutivo FdI-Pd è stato definito “lunare” da Meloni. E sui componenti della possibile squadra alla guida del Paese, Giorgia Meloni ha chiarito: “Ho un rapporto molto cordiale e buono con Mario Draghi. Sarei felice di un passaggio di consegne tra persone che rispettano le istituzioni”. Quindi, nessuna continuità. E nessun bisogno di consultare il premier uscente per la scelta di alcuni ministeri-chiave. “Ho varie idee in mente – ha insistito – se gli italiani ci daranno la loro fiducia, lavoreremo per fare una squadra di Governo di altissimo livello. A chi ci dice che non abbiamo classe dirigente rispondo: mi dispiace, non ho né la Azzolina né Toninelli”.
Aggiornato il 22 settembre 2022 alle ore 15:37