
Mentre il 9 settembre si terrà il Consiglio straordinario dei ministri europei dell’Energia, il Governo italiano sta valutando le mosse per adottare le misure sul fronte luce e gas. Nel mezzo, il pressing dei partiti per trovare una soluzione e l’allarme di Federalberghi, che ha commentato: “Le aziende, che con grande fatica stavano tentando di rimettersi in marcia dopo due anni devastanti, sono di nuovo in debito di ossigeno e non riescono a pagare le bollette”. Allo stesso tempo Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, a Rtl 102.5. ha spiegato: “Noi siamo pronti a sederci attorno a un tavolo, ffinché si trovi un accordo per affrontare l’emergenza bollette. Detto questo, bisogna lavorare anche a livello europeo perché senza un’azione forte dell’Europa il problema sarà difficilmente risolvibile”. E poi: “Intanto agiamo in Italia immediatamente, per aiutare famiglie e imprese che rischiano di non poter pagare bollette così care. Noi porteremo delle proposte per cercare di dare degli aiuti alle famiglie e alle imprese – ha continuato – ad esempio l’idea potrebbe essere quella di far pagare le bollette a famiglie e imprese come l’anno scorso e il sovrapprezzo metterlo a carico dello Stato. Il problema è da valutare, se si può fare tutto questo senza violare le regole di bilancio, senza fare altro debito, però bisogna tenere in considerazione, comunque. uno scostamento di bilancio perché potrebbe essere necessario in un momento così difficile”. Infine, ha sottolineato: “Bisogna aumentare l’estrazione di gas nel nostro Paese, pensiamo a ciò che accade nell’Adriatico. Dall’altra parte dell’Adriatico si estrae gas a tutto spiano, da parte italiana questo non si fa, bisogna cambiare atteggiamento. Quindi una strategia che punti sulle rinnovabili e altri tipi di energia che non sono legati al gas o al carbone, quindi guardare con una visione strategica l’energia meno inquinante”.
Come detto, però, le imprese hanno dei bei grattacapi. E Federalberghi li ha riassunti per voce del presidente, Bernabò Bocca: “Sinora gli alberghi hanno resistito, ma guardiamo con preoccupazione a quel che potrà accadere nei prossimi mesi, con il prezzo dell’energia che continua a crescere e le condizioni generali del mercato a dir poco incerte, tra inflazione galoppante e avvisaglie di recessione”.
Allo studio del Governo le possibili soluzioni. Tra le ipotesi, sul credito d’imposta per le imprese energivore e gasivore, in vigore fino a settembre, due possibile strade: la proroga fino al termine dell’anno o un aumento dell’aliquota. Da valutare il prolungamento degli sconti sui carburanti in scadenza il 20 settembre. Tra le altre cose, potrebbe essere potenziata la rateizzazione delle bollette. Infine, nella discussione anche un eventuale decreto o un emendamento proprio al dl Aiuti bis che potrebbe arrivare in Aula al Senato, per la conversione in legge, il 6 settembre.
Ma come si stanno comportando i Paesi del Vecchio Continente per contrastare il balzo dei prezzi dell’energia? In Germania ecco un pacchetto di misure per alleviare i consumi elettrici: dal primo settembre temperatura massima di 19 gradi per il riscaldamento negli edifici pubblici. Corridoi e aree di transito rimarranno direttamente senza riscaldamento. Il calore sarà limitato fino a 12 gradi dove i dipendenti saranno impegnati in un lavoro fisico intenso. L’illuminazione notturna degli edifici, peraltro, verrà vietata, con le insegne luminose che verranno spente tra le 22 e le 6.
Aggiornato il 29 agosto 2022 alle ore 16:58