Draghi: “Andate a votare”

Ha invitato tutti ad andare a votare e si è rivolto ai giovani: “Vivete la politica, soprattutto, come testimonianza di una vita coerente con gli ideali. Sperate, combattete e costruite. Siete la speranza della politica”.

Mario Draghi è intervenuto al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, facendo un salto nel passato, esattamente di due anni: “Quando mi preparavo per questo intervento eravamo in una fase acuta e dolorosa della pandemia e qui però al Meeting si provava già a riflettere su come ricostruire la nostra società, la nostra economia dopo quel terribile trauma. Nel mio intervento – è andato avanti – provai a disegnare una politica economica adatta a un momento così duro. Parlai dell’assoluta necessità di sostenere le famiglie, le imprese, in un periodo di recessione profonda. E dissi di tornare a una crescita, sostenibile e condivisa. Parlai della distinzione tra “debito buono” e “debito cattivo”, ovvero tra la spesa che permette a un’economia di rafforzarsi e quella per interventi che non fanno crescere né la produzione né l’equità sociale; dell’importanza di sostenere i più deboli e i più giovani”.

Idee che, ha proseguito Draghi, “hanno ispirato l’azione del Governo di unità nazionale che il Presidente della Repubblica mi ha poi chiesto di guidare, qualche mese dopo, per rispondere alle crisi che stavamo attraversando. Adesso come allora, il Meeting è un’occasione unica per guardare avanti, con immaginazione e anche con pragmatismo. Per ragionare sul Paese che siamo, su quello che vogliamo diventare”.

Poi ha ringraziato “tutti i ministri, tecnici e politici, per la dedizione e le competenze che hanno messo al servizio dell’Italia. Nei mesi che abbiamo avuto a disposizione, abbiamo gestito le emergenze che si sono presentate e cominciato a disegnare un Paese più forte, equo, moderno. Molto però resta da fare, in un contesto che, come ho accennato, è ostico e non consente soste”. Secondo Draghi, l’Esecutivo “ha fatto del proprio meglio: per rispondere con prontezza alle esigenze degli italiani; per compiere tutte le scelte necessarie con indipendenza di giudizio, per mantenere alta la credibilità di fronte ai cittadini e ai partner internazionali. E per cercare sempre l’unità di intenti, il dialogo, la coesione sociale. Questo è stato il nostro metodo di lavoro”.

“Abbiamo avviato la riforma della riscossione – ha evidenziato – e ci siamo impegnati perché non ci fossero nuovi condoni prima del suo completamento. L’evasione fiscale non deve essere né tollerata né incoraggiata”.

Infine, un passaggio sulla questione del gas, dove ha precisato che la Commissione dell’Unione europea “presenterà anche una riflessione su come slegare il costo dell’energia elettrica dal costo del gas. Questo legame che c’è tra il costo dell’energia elettrica prodotta con le rinnovabili, e quindi acqua, sole, vento, e il prezzo massimo del gas ogni giorno è un legame che non ha più senso. I produttori di energia rinnovabili in un mondo dominato dalla produzione di gas potevano aver bisogno di essere sussidiati e lo sono stati, e lo sono molto anche oggi. Ma oggi – ha terminato – non ha più senso che il prezzo dell’energia elettrica sia legato al prezzo massimo del gas e i produttori di energia rinnovabili sono quelli che oggi hanno conseguito i profitti più alti. Comunque, qualunque sia la nostra idea sul futuro, noi avremo questa discussione al Consiglio europeo e su questa riflessione della Commissione immagino ci sia molto più accordo e molto più sostegno da parte di tutti i Paesi”.

Aggiornato il 24 agosto 2022 alle ore 17:21