Stop obbligo mascherine a scuola: il grande caos

Con l’arrivo delle alte temperature è divampato il dibattito sull’obbligo delle mascherine a scuola. Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione, ha detto che l’obbligo andrebbe tolto, come “misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico”. Poi l’affondo di Matteo Salvini: “Più di 30 gradi in classe e obbligo di mascherina per ore anche seduti al banco? Non ha senso, cambiamo questa regola inutilmente punitiva”. A seguire il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Almeno nell’ultimo mese di lezioni eliminiamo l’obbligo di mascherina a scuola. Come è possibile che gli studenti debbano indossarla in classe, anche mentre sono seduti distanziati nei banchi. E poi possano girare senza nei centri commerciali al chiuso, nell’ora dello shopping? La Liguria è pronta a portare questa richiesta in Conferenza Stato-Regioni. Basta regole stravaganti, fidiamoci degli italiani e dei nostri ragazzi che hanno imparato quando è importante usare i dispositivi di protezione e sono stati spesso più diligenti di tanti adulti. Facciamo vincere il buonsenso”. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, “non è una questione politica: a decidere sarà la scienza. Non sono mai state scelte politiche, sono scelte tecniche che vanno valutate in quanto tali”.

Le critiche

Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, all’AdnKronos Salute ha spiegato che il nostro Paese è l’ultimo e unico Stato nell’alveo dell’Unione europea “ad avere ancora l’obbligo della mascherina a scuola. È anacronistico e fuori dal tempo. È giusto portare avanti un obbligo quando siamo sicuri che ci sia una efficacia nel ridurre la trasmissione. Ma non è questo il caso. Non è possibile stabilire se questi dispositivi di protezione abbiano effettivamente ridotto la trasmissione del virus. Lo dico perché non c’è nessuna evidenzia scientifica che lo abbia stabilito rispetto alla vaccinazione, al lavaggio delle mani o al distanziamento”. Per Bassetti “le Ffp2 usate in maniera molto rigorosa possono ridurre un minimo la trasmissione del virus, ma quanti studenti le usano in modo corretto? Le cambiano ogni sei ore? Pochi. La polemica pro mask e no mask non giova a nessuno. Non è un problema del caldo o del freddo, avendo levato l’obbligo della mascherina per molte attività è davvero fuori dal tempo dire che a scuola servono”. Di contro Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), che ha puntualizzato: “Capisco che mantenere la mascherina in classe è un sacrifico e un fastidio per i ragazzi, ma durerà ancora poco più di un mese. Mollare proprio ora non vale la pena, soprattutto perché la circolazione del virus è ancora alta e i decessi giornalieri superano quota 100. Non si scherza con questi numeri”.

E Costa?

Nel dibattito ha espresso il proprio pare pure il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che a Sky Tg24 ha notato: “Sono convinto che, soprattutto durante le lezioni, quando i nostri ragazzi e i nostri bambini sono seduti al proprio posto, si possano togliere le mascherine. E mi auguro che ci possa essere lo spazio per fare un ulteriore riflessione pur consapevole che siamo certamente ormai vicini alla scadenza dell’anno scolastico. Sarebbe un ulteriore segnale di fiducia ai cittadini. Mi auguro che si possa aprire una riflessione”.

Il punto di vista dei presidi

Mario Rusconi, presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) di Roma, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è Desta”, su Radio Cusano Campus, ha affermato: “Le mascherine, come tutte le profilassi anti Covid che le scuole applicano da due anni, sono indossate con regolarità da tutti i ragazzi. Aspettiamo semplicemente che il potere politico, che ha il dovere di decidere in base a quello che dicono i tecnici, intervenga e dia delle indicazioni chiare. Purtroppo, siamo stati abituati a un continuo tira e molla. E questo non giova. Se le mascherine devono rimanere ditelo con chiarezza, altrimenti se non devono rimanere togliamole. Purtroppo – è andato avanti – nel nostro Paese la scuola è diventata una delle tante armi improprie che i partiti usano gli uni contro gli altri. Al mio liceo i ragazzi mi hanno chiesto si deve togliere la mascherina? Io ho dovuto rispondere che stiamo aspettando la decisione di qualcuno. Un giorno mi ero dimenticato la mascherina in presidenza, un bambino di 8 anni mi ha detto dove va senza mascherina? Rispettando sempre le regole a scuola abbiamo fatto la più grande opera di educazione civica in questi anni”.

Aggiornato il 17 maggio 2022 alle ore 13:08