“Ritengo che il reddito di cittadinanza vada completamente rivisto, perché – così com’è – è uno strumento che non funziona, crea lavoro nero e non credito e sviluppo”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, che a Radio Capital ha aggiunto: “Mantenerlo a chi non può lavorare e ai disabili è assolutamente corretto, ma chiedete a chi gestisce un bar, un ristorante, una pizzeria o un’azienda agricola che ha un problema enorme a cercare personale. Quindi io rivedrei totalmente il reddito di cittadinanza”.
Il Capitano, successivamente, ha evidenziato: “Ieri ho proposto al presidente Mario Draghi di reintrodurre i voucher, perché per milioni di italiani meglio un lavoro vero e a tempo che a nero e un reddito per stare a casa”.
Insomma, Salvini ha scosso la testa all’idea che il bonus di 200 euro - previsto nell’ultimo Decreto Aiuti – venga esteso anche a chi usufruisce del reddito di cittadinanza: “Noi abbiamo insistito per i bonus a famiglie e piccole imprese, perché le bollette di luce e gas sono fuori controllo. E abbiamo insistito per rinnovare lo sconto benzina”. Da qui la considerazione: “Chi è a casa e percepisce il reddito di cittadinanza, per quanto mi riguarda, ha già avuto”.
Il bonus da 200 euro
Allentamento per la cessione di credito per il Superbonus edilizio, l’estensione dei 200 euro di bonus ai lavoratori autonomi, disoccupati anche con il reddito di cittadinanza e pensionati con un reddito inferiore ai 35mila euro annui. Tra le altre cose, “al fine di mitigare l’impatto del caro energia sulle famiglie, in particolare in relazione ai costi di trasporto per studenti e lavoratori, è istituito un fondo nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – è stato segnalato nella bozze del decreto – con dotazione pari a 100 milioni di euro per l’anno 2022, finalizzato a riconoscere, nei limiti della dotazione del fondo e fino a esaurimento delle risorse, un buono da utilizzare per l’acquisto, a decorrere dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana del decreto interministeriale, di cui al comma 2 e fino al 31 dicembre 2022, di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale”.
Investimenti e cinema
Nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri anche nuove risorse – oltre 9,5 miliardi sommati ai 470 milioni già previsti – sia per contrastare l’aumento dei prezzi di carburanti, materiali da costruzione e prodotti energetici, sia per garantire la realizzazione delle opere pubbliche e progetti finanziati con il Pnrr. Sostegno pure al comparto del cinema: il credito di imposta per il 2022 e 2023, previsto dal decreto, ha indicato che “venga riconosciuto nella misura massima del 40 per cento dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche”.
Aggiornato il 06 maggio 2022 alle ore 13:39