M5s, Conte: “Anche la mia leadership sottoposta a nuovo voto”

Giuseppe Conte analizza la situazione del Movimento cinque stelle. Dopo il flop delle votazioni online sullo Statuto 38.735 votanti su 125mila e 200 iscritti – il “presidente dimezzato” cerca di compattare l’universo pentastellato. “Noi – afferma l’ex premier – abbiamo ripetuto la votazione sullo Statuto, perché abbiamo ritenuto fosse la soluzione più sicura e trasparente per superare chi pensa che la vita dei movimenti e dei partiti debba essere decisa da un tribunale. Ora però anche la mia leadership sarà sottoposta di nuovo a una votazione”.

Intervistato ad Agorà, su Rai 3, Conte ha voluto negare l’esistenza di correnti nel M5s? “Noi – sottolinea – abbiamo una particolarità: i nostri iscritti sono chiamati ripetutamente a esprimere un voto, hanno votato anche per la formazione dei governi. Le correnti, con i signori delle tessere e pacchetti di consensi precostituiti, non le vogliamo”. Eppure, nonostante la sicumera, l’ipotesi di nuovi ricorsi appare concreta. Conte è un leader ancora formalmente sospeso e sorpreso da troppi cavilli e carte bollate. Guidare i grillini si è rivelato più complicato del previsto. Ora, torna d’attualità la strada del partito personale.

Nei giorni in cui si rileggono le percentuali deludenti che hanno confermato lo Statuto messo all’indice dal Tribunale di Napoli, Repubblica intervista una “deputata di peso” del M5s. Per Conte, a suo avviso, “reggere a lungo così non sarà possibile: abbiamo lo scoglio delle Amministrative subito, e poi siamo già alla vigilia delle Politiche”.

Aggiornato il 14 marzo 2022 alle ore 17:35