Green pass via ad aprile: Garavaglia e la soluzione alla francese

“Dobbiamo fare come la Francia, che ad aprile toglie tutto. Mi auguro che lo stato di emergenza, che scade il 31 marzo, non sia rinnovato, visto che i numeri migliorano di settimana in settimana. Di conseguenza tutte le regole legate a quel provvedimento straordinario decadranno”.

Massimo Garavaglia, ministro del Turismo ed esponente della Lega, in una intervista a Repubblica ha tracciato il quadro della situazione nel giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo del Super Green pass per lavorare per gli over 50: “La decisione di mettere l’obbligo, come altre, è stata presa quando la curva era in salita esponenziale. La matematica del liceo ci dice che se una curva cresce rapidamente, altrettanto rapidamente scende. Quindi, da ora in avanti verranno prese decisioni che vanno nella direzione opposta”.

L’obbligo per gli over 50, va detto, andrà avanti fino a metà giugno. Garavaglia, a tal proposito, ha notato: “A metà giugno staremo meglio di aprile. Da qui ad allora dovremo capire se ha ancora senso fare questo vaccino”. Sono indicazioni, in sostanza, che devono essere date dal “mondo della sanità, tenendo conto di quello che dicono Oms e Aifa. Comunque, le coperture sono molto alte e pensare di fare la vaccinazione l’estate prossima ha poco senso, oggettivamente”.

Infine, sul turismo, ha precisato: “Il settore vive di programmazione. Gli operatori devono conoscere con largo anticipo le condizioni in cui dovranno operare. Per l’estate la prospettiva è buona, ci sono già numeri interessanti ma per Pasqua dipende dalle scelte chi si fanno ora”. Per esempio “i corridoi turistici verso l’estero, che comunque sono pochi, scadono a marzo. Bisogna che oggi, domani al massimo vengano prorogati, così la gente prenota e gli operatori possono organizzarsi. E poi spero che ad aprile i corridoi non ci siano più e che le liste dei Paesi dove andare e non andare siano eliminate”.

Aggiornato il 16 febbraio 2022 alle ore 10:04