Forza Italia, un serbatoio

In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a mio giudizio ha centrato magari involontariamente il problema (e forse anche la soluzione) che affligge oramai in modo lampante quello che, non senza una involontaria ironia, ci si ostina a definire “centrodestra”. Tajani Ha dichiarato: “Io credo che un ruolo fondamentale lo debba avere Forza Italia, che è il centro del centrodestra di Governo perché liberale, popolare, europeista, atlantista, riformista e cristiano”.

Ecco, il nocciolo della questione è proprio questo: gli azzurri devono avere il coraggio di uscire da uno schieramento che, soprattutto negli ultimi anni, ha significato per loro soltanto perdita di consensi e di rappresentanti a favore degli alleati di coalizione. D’altronde, in Lega e Fratelli d’Italia sono assai poche le tracce di quei valori dei berlusconiani citati nell’intervista di Tajani al quotidiano milanese. E, in più, è costante il travaso di consensi nel quale Forza Italia assurge al ruolo di serbatoio oramai semivuoto da cui attingere.

È giunto il momento che Silvio Berlusconi fornisca un’altra prova di lungimiranza politica e il coraggio di certo non manca al Cavaliere: contribuire alla creazione di un “grande centro” politico capace di dare spazio a chi, oggi, non trova voce né nella destra sovranista e omofoba, né nella inconcludente galassia pentastellata, né tantomeno in un’area (come quella intorno al Partito Democratico) che in ogni occasione dimostra di non sapere che pesci prendere.

Aggiornato il 11 febbraio 2022 alle ore 10:07