Forza Italia, un serbatoio

venerdì 11 febbraio 2022


In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a mio giudizio ha centrato magari involontariamente il problema (e forse anche la soluzione) che affligge oramai in modo lampante quello che, non senza una involontaria ironia, ci si ostina a definire “centrodestra”. Tajani Ha dichiarato: “Io credo che un ruolo fondamentale lo debba avere Forza Italia, che è il centro del centrodestra di Governo perché liberale, popolare, europeista, atlantista, riformista e cristiano”.

Ecco, il nocciolo della questione è proprio questo: gli azzurri devono avere il coraggio di uscire da uno schieramento che, soprattutto negli ultimi anni, ha significato per loro soltanto perdita di consensi e di rappresentanti a favore degli alleati di coalizione. D’altronde, in Lega e Fratelli d’Italia sono assai poche le tracce di quei valori dei berlusconiani citati nell’intervista di Tajani al quotidiano milanese. E, in più, è costante il travaso di consensi nel quale Forza Italia assurge al ruolo di serbatoio oramai semivuoto da cui attingere.

È giunto il momento che Silvio Berlusconi fornisca un’altra prova di lungimiranza politica e il coraggio di certo non manca al Cavaliere: contribuire alla creazione di un “grande centro” politico capace di dare spazio a chi, oggi, non trova voce né nella destra sovranista e omofoba, né nella inconcludente galassia pentastellata, né tantomeno in un’area (come quella intorno al Partito Democratico) che in ogni occasione dimostra di non sapere che pesci prendere.


di Gianluca Perricone