
Tutto a posto e niente in ordine. Oltre due ore di incontro e la disponibilità per l’apertura di un confronto a inizio dicembre. Questo quanto messo a referto al termine dell’incontro di ieri – sul tema delle pensioni – tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi e i sindacati. Il Governo è pronto ad ascoltare le sigle di categoria anche se, al momento, nella manovra non ci sarebbero le risorse per poter affrontare una riforma strutturale.
Maurizio Landini (Cgil) ha notato: “Registriamo una disponibilità al confronto: non abbiamo certezza dei risultati, ma la disponibilità è una cosa non scontata. La valutazione degli esiti e dei risultati la vedremo nei prossimi giorni e per quello che ci riguarda l’insieme delle mobilitazioni proseguono per rendere più evidente che la Legge di bilancio e le riforme devono andare nella direzione di rimettere al centro il lavoro, i diritti, in particolare di giovani e donne”.
Luigi Sbarra (Cisl) da par sua ha chiarito: “Continuerà la nostra pressione sociale sulle Commissioni parlamentari, nel tentativo di migliorare e cambiare la manovra rispetto alle priorità che abbiamo indicato: ammortizzatori, scuola, pensioni. Continueremo a fare un’attività forte di confronto. È un giudizio positivo, perché partono due tavoli importanti, ovviamente ci aspettiamo di registrare i contenuti al tavolo del negoziato”.
Pierpaolo Bombardieri (Uil) ha spiegato: “È stato preso l’impegno nei primi giorni di dicembre di aprire un confronto articolato per una riforma strutturale della Legge Fornero. Si avvierà, nel frattempo, un confronto con i ministri Andrea Orlando e Daniele Franco per capire se e dove ci sono spazi e risorse per intervenire in manovra rispetto alle nostre richieste e rivendicazioni circa gli interventi immediati, come gli esodati, le pensioni per i giovani, l’Ape sociale e Opzione Donna”.
Le richieste
Al centro della discussione, come detto, il tema delle pensioni: il dossier dei sindacati punta a garantire una significativa flessibilità in uscita. Inoltre, nel mazzetto delle richieste anche il possibile aumento di una dotazione finanziaria oltre i 600 milioni che sono previsti dalla legge di bilancio per quota 102 nel 2022, con cui cominciare a parlare della possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi e di allargare l’alveo dei lavori gravosi.
Il flash mob dei lavoratori Whirlpool
Durante il vertice tra Draghi e i sindacati, è andato in scena un flash mob dei lavoratori Whirlpool a poca distanza da Palazzo Chigi. Un’iniziativa mirata a non far dimenticare la situazione dello stabilimento di Napoli dismesso nei mesi scorsi (320 i lavoratori che hanno ricevuto la lettera di licenziamento).
“Superare le distorsioni del sistema pensionistico”
Andrea Orlando, ministro del Lavoro, su Radio 24 ha fatto oggi il punto della situazione: “Il confronto è stato positivo sui temi sollevati nei giorni scorsi dai sindacati. Dobbiamo ancora lavorare ma quella di ieri è stata una giornata che ha migliorato il quadro della situazione”. L’obiettivo è “superare le distorsioni del sistema pensionistico in tre punti: introducendo elementi di flessibilità, garanzie per i giovani e differenze sulla base della gravosità di alcuni lavori”.
Aggiornato il 17 novembre 2021 alle ore 15:27