Crosetto: “Il centrodestra si salva col modello Berlusconi”

Il centrodestra non decolla. Per rilanciarlo, Guido Crosetto propone il “modello Berlusconi”. Silvio rappresenta la chiave per il futuro della coalizione dei moderati. Sono le idee espresse dal cofondatore (insieme a Giorgia Meloni) di Fratelli d’Italia, nel corso di un’intervista al Giornale. Crosetto oggi, da osservatore esterno, analizza i risultati delle Amministrative. “Il futuro del centrodestra – sostiene l’ex parlamentare – passa per la decisione di ogni partito di annacquarsi un po’, diciamo così. Se continuerà la competizione tra i partiti il centrodestra scomparirà. La grande capacità di Berlusconi è stata proprio quella di ottenere molti voti, ma privilegiare sempre alla fine i rapporti con gli alleati, per costruire una vera alternativa alla sinistra. E penso che questo debba essere il percorso da fare ora nel centrodestra”.

Secondo Crosetto, “tutte le volte che il centrodestra individua un nome civico e moderato parte un fuoco di fila per danneggiarlo. Gandhi sarebbe troppo magro. De Gasperi troppo vecchio. Il tema è la comunicazione. Un centrodestra che non scommette troppo sulla valorizzazione delle libertà, su professionisti e imprenditori, forse non esprime un’offerta politica forte? “Secondo me la dà, ma con gli attuali media italiani è difficile trasmetterlo”.

Crosetto certifica la bontà dell’ipotesi avanzata da Meloni, di Mario Draghi al Colle e poi subito al voto: “Parlai di Draghi al Quirinale a maggio. Per me sarebbe importante per l’Italia, un elemento di garanzia internazionale”. L’ex ideologo di Fdi riflette sui mali della democrazia italiana. “Sono stati pochi – chiosa – i governi eletti negli ultimi dieci anni, la scarsa partecipazione al voto è comprensibile. Le persone percepiscono che il loro voto non vale e che il parlamentare che scelgono, se pur valido, competente, alla Camera e al Senato non conterà nulla è l’effetto limitazione della democrazia”.

Quanto a Matteo Salvini, secondo Crosetto ha “pagato il fatto di aver raggiunto un livello altissimo di popolarità e di non aver aggiornato i messaggi. Il mondo è cambiato. Non c’era il Covid. E poi non paga più lo slogan secco. Le persone vogliono approfondire, capire”. Il Movimento 5 stelle è andato male alle Amministrative e Crosetto non perde l’occasione per lanciare una dura stoccata ai grillini. “Nulla erano – replica – e nulla sono. Solo una bolla mediatica, una volta arrivati al potere si sono omologati. L’altro giorno mi è arrivata una foto su Instagram di un ex parlamentare grillino, noto per essere No Tav e poi per essere stato nominato alla società Traforo del Monte Bianco, ritratto sul sedile posteriore di una Rolls Royce”.

Rispetto al successo del centrosinistra, l’ex parlamentare non lascia spazio a equivoci. “Sono bravissimi a mediare – sottolinea – non mollano mai, fanno patti anche col diavolo e hanno una clientela che nessun altro ha”. Su Roma, Crosetto non ha dubbi: “La partita è apertissima, si riparte da zero”. Infine, il cofondatore di Fdi auspica un “rilancio a livello nazionale dell’esperimento locale di Carlo Calenda. Senza chiudersi in un’area che non lo vuole”.

Aggiornato il 07 ottobre 2021 alle ore 13:31