I finti tagli su luce e gas e la scommessa dei green manager

Mezza stangata per luce e gas. E quelli che sembrano tagli li pagheranno sempre i contribuenti. Lo aveva detto anche il premier Mario Draghi, dopo le esposizioni del ministro dell’Ambiente Mario Cingolani, che se non si cambia il metodo di calcolo delle bollette gli effetti sarebbero stati palliativi. Via le tasse che la Ue e le Corti da anni contestano e soluzioni energetiche in mano a una managerialità indipendente.
Intanto, il Consiglio dei ministri ha approvato lo stanziamento di 3,5 miliardi per mitigare i rincari. Per l’ultimo trimestre saranno eliminati “gli oneri di sistema” sul gas per tutti e sull’energia elettrica per famiglie e piccole imprese. Un risparmio di circa il 15 per cento, che comunque sarà temporaneo e non coprirà per intero i rialzi calcolati rispettivamente intorno al 40 per cento e 30 per cento. L’altra notizia è che, a fronte del fatto che l’Iva non sarà toccata, verranno estesi i bonus energia e gas alle famiglie in condizioni di fragilità e a tutti i percettori di reddito e pensioni di cittadinanza, oltre che con problemi di salute.

Ci risiamo. Ma quali tagli, è in arrivo la solita pioggia di altri bonus e i bonus li ripaghiamo diversamente tutti noi! In particolare, quel ceto di mezzo già massacrato dalla tassazione, che non sono i dipendenti pubblici, i super benestanti, le aziende con i loro sgravi, la classe politica e i dirigenti a tutto carico del contribuente ed infine la vasta platea degli assistiti. Ci è cascato anche Mario Draghi nella trappola dei sussidi, anche se in tempi stretti non vi erano molte altre strade. Il nostro giornale da tempo tiene sotto mira le politiche fondate sui “bonus”. Proprio nei giorni scorsi in un editoriale Cristofaro Sola aveva avanzato il contrario e cioè “la sforbiciata” ai redditi di cittadinanza a favore di un calo effettivo. Hanno fatto il contrario. E se andate a leggere bene, vi accorgerete che non è tanto il costo della materia prima e il suo trasporto che pesano, ma tra gli antipatici “oneri di sistema” fanno impennare le bollette, oltre ai finanziamenti per le fonti alternative e la ricerca, proprio i troppi “bonus”. Con una mano li danno e con l’altra se li riprendono. Stessa cosa vale per gli altri rincari, aggravi, tasse mascherate, che sono anche la conseguenza della gigantesca elargizione di sussidi che il duo rosso-giallo, piddini e grillini, da tempo scaricano avendo poggiato il loro consenso sulla devastante politica assistenziale di immigrati e senza lavoro. Con l’effetto che la disoccupazione è diventata “l’occupazione conveniente”, abbandoni e rinunce fioccano, mentre da ogni parte corrono a sbarcare in Italia. Quanto credete che possa durare un’economia così? Come può il ceto medio, super tartassato ma soggetto principale della ripresa, attivare consumi e investimenti? Non era questa l’occasione per una seria revisione, visto che addirittura in un blitz della Guardia di Finanza è emerso che alcuni spacciatori si finanziavano col reddito?

Anche l’opposizione di centrodestra, ossessionata dai Green pass, si mostra distratta. Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha etichettato i sussidi “il metadone di Stato”, ma se si vuole veramente fare politiche di sostegno ed evitare il disordine pubblico occorre una pianificazione radicalmente diversa. La questione del rincaro delle fonti di energia è materia seria e non deve diventare l’ennesimo manganello. Non basta fare un po’ di cagnara. L’energia e la cosiddetta “transizione verde” sono il tema centrale, da cui dipendono la sostenibilità del pianeta di cui tutti ci accorgiamo, la povertà nel mondo, le guerre, il progresso e se vogliamo veramente aiutare i paesi sofferenti e le donne occorre pensare allo sviluppo non inquinante. La transizione però non deve mettere “al verde i cittadini”.

Il rialzo dei prezzi di luce e gas si è determinato in conseguenza di fattori reali: calo delle consegne di gas da parte di Russia e Norvegia, la decarbonizzazione della Cina, la crescita dei permessi per i prezzi di emissione (CO2), problemi che lo stesso Mario Draghi ha spiegato che si potranno affrontare solo su scala europea. La Spagna, per esempio, ha agito tagliando veramente le imposte sull’elettricità e aumentando le tasse ai produttori di energia elettrica e nucleare. In Italia si è detto che il mercato libero dell’energia potrebbe costituire un vantaggio. Ma come si fa se anche qui “i green manager” non mettono mano alla giungla di offerte caotiche e spesso truffaldine? Il mercato libero va affidato ad agenti super qualificati, affidabili e giustamente pagati. Non può essere il porta a porta dei “vu’ cumprà” o le chiamate spanner.
Lo dico con una battuta: non c’è bisogno di aspettare i prossimi sindaci, le prossime elezione, il capo di Stato che verrà o il nuovo premier, anche se sono tappe importanti. In Italia i manager dell’energia, delle municipalizzate, della transizione, della modernità, comincino a concepirsi come “i nuovi messia”. Fiat lux, la rivoluzione: il mondo ha bisogno di un rilancio energetico per scongiurare fame, guerre, esodi e avviare il progresso sostenibile. Non si può assistere a dirigenti che incassano nomine e liquidazioni, collezionano incarichi susseguendosi alla cassa, mentre le città affondano nel degrado e il pianeta crolla. La politica ha occupato tutta la scena, ma il futuro è dei manager capaci, autonomi e responsabili con in mano le chiavi delle soluzioni. Il “green”, e cioè la speranza di “società verdi” laddove oggi c’è l’ammasso di criticità e rischi, poggia su questa scommessa. Facciano corporazione, un manifesto dei responsabili, un patto di lealtà, pretendano autonomia. Per esempio il nuovo amministratore delegato di Ama della Roma dei cinghiali sia “un commissario con poteri straordinari” vincolato ai risultati e non un altro stipendiato dai partiti. Basta con queste lobby politiche e municipalizzate che sono la cassa dei politici. Uno scatto di orgoglio, anche perché in futuro i manager saranno i giovani, i nostri figli, in uscita dalle università e dai dottorati. Sveglia, cambiamo.

Aggiornato il 24 settembre 2021 alle ore 12:22