
Nella Capitale il centrodestra andrà con “un candidato unico, gli altri con tre”. E poi: “Enrico Michetti come sindaco di Roma? I nomi che circolano sono diversi, come diverse sono le ipotesi”. Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, intervenuta a Radio 24.
“Da settimane chiedo la convocazione di un tavolo, però penso che il modo migliore di operare sia decidere insieme. Noi lavoriamo per vincere nei Comuni – ha ribadito – siamo perfettamente in tempo e in partita”. Poi ha puntualizzato: “Non sto azzannando il partito di Matteo Salvini ma il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico, superati da FdI secondo alcuni sondaggi. Le rilevazioni vanno sempre prese con le molle, ma rimane che i primi due partiti oggi in Italia siano due partiti di centrodestra”. A seguire l’affondo: “Questo deve fare interrogare dove sta la gente rispetto ai palazzi. Questa rivalità forzata tra Lega e Fratelli d’Italia a me non appassiona. Credo che la sfida sia crescere tutti insieme” e “avere una maggioranza solida” al Governo.
Caso Copasir
“Non abbiamo amici, non siamo tifosi di nessuna nazione e di nessun leader straniero. Siamo tifosi soltanto dell’Italia” ha commentato Giorgia Meloni, sempre a Radio 24, interpellata sul caso Copasir e sulle parole del presidente dimissionario leghista, Raffaele Volpi. Più precisamente ha affermato: “Non comprendo queste polemiche e non intendo stare a questo livello. Tutti sanno che Volpi è stato presidente del Copasir perché, quando la Lega passò all’opposizione, giustamente rivendicò a norma di legge di avere la presidenza e lui divenne presidente con il voto determinante di Adolfo Urso. Perché per noi le regole valgono e valgono sempre. A me può dispiacere sentire alleati, in alcuni casi degli esponenti, che hanno parole così dure verso di noi che a volte non hanno nemmeno nei confronti del Pd o del M5S. Però non voglio alimentare la polemica”.
Infine la precisazione: “Se fosse stato un problema di poltrone, da unico partito all’opposizione avremmo posto la questione della presidenza di tutte le commissioni di garanzia che, ricordo, vanno per prassi all’opposizione. Non lo abbiamo fatto perché, in diversi casi, si trattava anche di esponenti del centrodestra e non volevamo creare fibrillazioni o difficoltà. Il tema del Copasir è molto serio – ha terminato – noi abbiamo posto un problema serenamente e aspettiamo che si risolva”.
Aggiornato il 24 maggio 2021 alle ore 12:57