A causa del Coronavirus, l’Europa sbarra la strada agli Stati Uniti, ma dice sì alla Cina. I governi degli Stati membri della Ue hanno approvato via procedura scritta l’elenco di quindici Paesi i cui cittadini saranno autorizzati a viaggiare nell’Ue: a partire da oggi, 1 luglio, via libera alla Cina ma solo in caso di reciprocità, stop invece a Usa, Russia e Brasile. L’Italia ha votato a favore dell’approvazione della lista, mentre Svezia e Polonia si sarebbero astenute. L’elenco dei Paesi i cui cittadini sono ammessi nell’Ue e nell’area Schengen a partire da oggi comprende Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del Sud, Tailandia, Tunisia e Uruguay. Nella lista c’è anche la Cina, ma solo a condizione che Pechino accetti i cittadini dell’Ue nel suo territorio.

Gli Stati Uniti, il Paese più colpito dalla pandemia con 125.928 morti per quasi 2,6 milioni di casi, sono esclusi dall’elenco, che dovrebbe essere aggiornato ogni due settimane. Secondo Bruxelles non potranno arrivare in Europa nemmeno i cittadini di Brasile, Russia, India, Turchia e Israele. Il Regno Unito non è stato interessato dalle restrizioni ai viaggi deciso dalla Ue a marzo. I residenti di Andorra, Monaco, San Marino e Vaticano, secondo la raccomandazione adottata dal Consiglio, sono considerati residenti nell’Ue.

I criteri per determinare i Paesi terzi per i quali l’attuale limitazione di viaggio dovrebbe essere revocata riguardano in particolare la situazione epidemiologica e le misure di contenimento, compreso il distanziamento fisico, nonché le considerazioni economiche e sociali. Per quanto riguarda la situazione epidemiologica, i Paesi terzi elencati dovrebbero soddisfare i seguenti criteri: numero di nuovi casi Covid-19 negli ultimi 14 giorni e per 100mila abitanti vicini o al di sotto della media Ue, tendenza stabile o decrescente di nuovi casi in questo periodo rispetto ai 14 giorni precedenti, risposta globale a Covid-19 tenendo conto delle informazioni disponibili, compresi aspetti quali test, sorveglianza, tracciabilità dei contatti, contenimento, trattamento nonché l’affidabilità delle informazioni. La reciprocità dovrebbe anche essere presa in considerazione regolarmente e caso per caso. Per i Paesi in cui le restrizioni ai viaggi continuano ad applicarsi, saranno esentati i cittadini dell’Ue e loro familiari, residenti nell’Ue a lungo termine e loro familiari viaggiatori con una funzione o necessità essenziali. Anche i paesi associati Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera) hanno approvato la raccomandazione.

Aggiornato il 01 luglio 2020 alle ore 13:11