
La sinistra e i pentastellati mettono sotto accusa il “modello Lombardia”. La roccaforte del centrodestra italiano a trazione leghista è destinataria di pesanti accuse di inefficienza del sistema sanitario. L’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova la regione guidata dal 26 marzo 2018 da Attilio Fontana. Ora, per i giallorossi l’obiettivo evidente, quanto improbabile, è quello della “spallata”. Ma la frase che ha mandato su tutte le furie l’universo conservatore l’ha pronunciata il 2 giugno Pier Luigi Bersani, nel corso della trasmissione di Rai Tre Carta Bianca: “Con il centrodestra al Governo non sarebbero bastati i cimiteri”. L’ex segretario del Pd, ora deputato di Liberi e uguali, solitamente cauto, si è lasciato andare ad un’accusa strumentale che ha destato, com’era prevedibile, lo sconcerto e la reazione piccata dei moderati. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha usato parole furenti: “L’odio ideologico della sinistra non si ferma nemmeno davanti ai morti. Vergognose le dichiarazioni di Bersani”. Secondo l’europarlamentare leghista Silvia Sardone, “l’odio proveniente da sinistra si manifesta con bestialità di questo genere”.
Poi, online, si è letto un altro virgolettato sdegnato: “Uno spirito anti-lombardo è emerso nel Paese. Non è più accettabile. Bisogna reagire. Dire basta”. Stavolta, però, le parole non sono attribuibili ad un leghista, forzista o leader di Fratelli d’Italia. Già. Dell’attacco indiscriminato alla lombarditudine si è accorto, infatti, anche un liberale senza se e senza ma come Ferruccio De Bortoli. Le parole sono firmate e sottoscritte dal già direttore del Sole24Ore e due volte direttore del Corriere della Sera, in un’intervista all’Huffingtonpost. Per De Bortoli, “gli errori commessi o l’arroganza non giustificano odio e invidia sociale verso Lombardia e Milano. Rappresentano l’Italia che ce la fa nel mondo. Il Paese che riesce a competere nella globalizzazione. Puntare il dito contro di esse, alleggerisce la coscienza di chi non è riuscito a fare altrettanto. Gli consente di non guardarsi allo specchio, scaricando tutta la responsabilità altrove”.
Aggiornato il 08 giugno 2020 alle ore 14:35