Foibe, Salvini e Meloni: “Condanniamo ogni forma di negazionismo”

Nel “Giorno del ricordo” delle foibe, Matteo Salvini e Giorgia Meloni condannano la pulizia etnica ordita da Tito contro gli italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia. Per il leader leghista, “è folle chi nega la Shoah e folle chi nega le foibe. Il nemico da combattere è ancora l’indifferenza, la violenza e l’ignoranza”. Salvini ha parlato a margine della deposizione di corone di alloro alla foiba di Monrupino (Trieste).

“Oggi – ha ribadito Salvini – è una giornata importante che dovrebbe unire tutto il Paese in nome del ricordo di tutte queste migliaia di donne, uomini e bambini massacrati solo in quanto italiani. Una vera e propria pulizia etnica fatta dai comunisti slavi e non solo”. Quindi, ha precisato, è necessario “onorare il ricordo del passato perché non accadano mai più bestialità simili in futuro. Spiace che ci sia ancora qualcuno che ritiene che ci siano morti di serie A e morti di serie B e che questi italiani siano un po’ “meno morti” perché morti per mano comunista”. Ma, ha concluso, “sono pochi i negazionisti rimasti”.

La presidente di Fratelli d’Italia ha scelto Facebook per “per rendere omaggio agli italiani uccisi dal disegno di pulizia etnica del maresciallo comunista Tito, condannare ogni forma di negazionismo e rinnovare il nostro legame con la comunità italiana presente nelle terre dell’Adriatico orientale. Nel “Giorno del Ricordo” – ha scritto la Meloni – ho scelto, ancora una volta, di essere qui di essere qui alla foiba di Basovizza”.

La leader di FdI stamattina ha partecipato alla cerimonia solenne presso il Sacrario della foiba. “La ricorrenza di oggi – ha postato la Meloni – non è solo l’occasione per onorare i martiri delle foibe e il dramma dell’esodo istriano, fiumano e dalmata, ma anche il momento per celebrare il rapporto dell’Italia con i connazionali che vivono in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Un legame che non si spezzerà mai e che è un dovere delle istituzioni rafforzare ogni giorno”.

Aggiornato il 10 febbraio 2020 alle ore 13:31