
Anche l’Abruzzo dice sì al referendum. Dopo Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Sardegna e Piemonte, via libera anche in Abruzzo dopo tre giorni di scontri procedurali e minacce di esposti. Sei Consigli regionali hanno approvato il provvedimento per chiedere una consultazione popolare che abroghi la quota proporzionale prevista nella legge elettorale nazionale. A questo punto, è stata raggiunta e superata la soglia delle cinque Regioni necessarie per ottenere il referendum.
Ieri sera Matteo Salvini aveva esultato dal palco della festa della Lega a Genova. “Mi è arrivato un messaggio dal presidente della Regione Piemonte – ha detto – è ufficiale: la primavera prossima avremo un referendum sul maggioritario. Finalmente potranno votare 60 milioni di italiani. Chi vince governa, chi perde non rompe le palle”.
Il leader del Carroccio si è rivolto ai militanti: “State tranquilli proveranno a fermare anche questo referendum, ma raccoglieremo milioni di firme”.
Ma i cinque stelle piemontesi hanno attaccato Salvini. “Ha ordinato il #Papettellum una nuova legge elettorale a suo uso e consumo, il Piemonte ha ubbidito agli ordini”.
Secondo Stefano Ceccanti, costituzionalista, deputato del Pd, “il referendum sul Rosatellum promosso dalla Lega nei Consigli regionali è ‘ingegnoso’ ma è anche ‘inammissibile’ e quindi sarà cassato dalla Corte costituzionale”. Per Ceccanti, “il quesito è ‘ingegnoso’ non tanto perché toglie tutta la parte proporzionale della legge Rosato, operazione tecnicamente agevole, ma perché cerca di trovare una soluzione al nodo di come creare i collegi. Eppure, il quesito non funziona perché promette che ce ne siano di nuovi, ma non è in grado di assicurarlo. Quando i giudici della Corte dovranno valutare l’ammissibilità non avranno la sicurezza di una legge applicabile a prescindere da eventi successivi: la condizione che richiedono ai referendum in questa materia. Quindi è inammissibile”.
Intanto, l’Ufficio stampa della Lega comunica che “lunedì 30 settembre, alle 11, sarà presentato in Cassazione il quesito per il referendum elettorale dopo il via libera dei cinque consigli regionali”.
Aggiornato il 27 settembre 2019 alle ore 16:29