Tav, Coppola: “Contro di me accuse false”, Polemica Toninelli-Salvini

Pierluigi Coppola non ci sta e attacca Danilo Toninelli. L’ingegnere pro-Tav, il cui rapporto di lavoro con il ministero dei Trasporti si è concluso con una mail, parla ad alcuni quotidiani nazionali. “Perché il ministro Toninelli mi ha licenziato? – s’interroga Coppola – Vorrei saperlo anche io. Nella mail che ho ricevuto mi si accusa di aver violato il codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Non ho mai offeso la pubblica amministrazione, né ho arrecato danno. Ho chiesto spiegazione al ministro ma non ho ricevuto risposta”.

Alla domanda se sia stato allontanato per il suo orientamento favorevole alla Tav, replica: “Sulla base delle mie analisi ritengo che la Torino-Lione sia un’opera utile che porta benefici. E ho contestato i metodi degli altri esperti. Da allora non ho partecipato più alle loro riunioni. Non capisco perché vengo mandato via proprio adesso”. Sul fatto che Toninelli non risponde da marzo neanche agli altri esperti che hanno bocciato la Tav, osserva: “Sarà molto impegnato immagino. Noi siamo tecnici, non politici. Possiamo essere in disaccordo. Non ha senso finire in polemica”.

Di fronte all’osservazione che dal Mit si gettano ombre sul suo operato perché avrebbe fatto circolare il contro-dossier che dice che la Tav conviene, fa sapere: “È falso. Le mie stime sull’opera erano molto diverse da quelle dei colleghi che hanno contestato l’opera. Ho consegnato il mio dossier alla struttura del Mit e a Toninelli. Qualcuno l’ha fatto circolare online, ma non io”. Il suo contratto da consulente sarebbe dovuto terminare “con la fine della legislatura. Ho cominciato a collaborare con il Mit quando era ministro Graziano Delrio. Poi Toninelli mi ha confermato per affiancare gli esperti di Marco Ponti nell’analisi costi-benefici che avrebbe dovuto mappare tutte le grandi opere in corso in Italia”.

Intanto, prosegue la polemica tra lo stesso Toninelli e Matteo Salvini. “Troppe infrastrutture bloccate dal ministero dei Trasporti, troppi no”, attacca il leader leghista, puntando l’indice sul ministro pentastellato anche per la Tav e proprio per il licenziamento di Coppola. “Se fa il ministro ai blocchi stradali – sottolinea Salvini – noi siamo al governo per sbloccare le strade”. La replica di Toninelli è lapidaria: “Io sono il ministro dei blocchi stradali? Come dire che Salvini è un ministro che non blocca le ong”.

Aggiornato il 23 luglio 2019 alle ore 15:46