Negrieri a Bruxelles

A chi la Capitana Nemo? Ai cultori mondiali del politicamente corretto, naturalmente. E non importa se poi l’interessata abbia colpe oppure no. Il santino della Carola è come quello che viene bruciato nei riti di iniziazione delle sette segrete: non importa di quali delitti ti sei macchiato o ti macchierai purché tu resti fedele al patto segreto che ti lega a noi, cioè al mainstream della globalizzazione delle frontiere aperte. Greta e Carola sono due epifenomeni che hanno le stesse identiche radici nell’utopia di chi crede che le questioni identitarie siano ormai un fatto superato, obsoleto e vituperabile.

Sarà anche per questo che Francis Fukuyama (quello della “Fine della Storia” che, però, è infinita...) dedica il suo ultimo saggio, “Identità” proprio a questo aspetto cruciale in cui le questioni della diversità etnica, culturale, linguistica e sociale sono del tutto ineliminabili nell’Io autentico (singolo, di gruppo, di nazione) che si protegge, richiamandosi ai valori del nazionalismo, del sovranismo e del populismo, dall’utopia dell’ibridazione delle razze e del diritto del migrante economico di andare dove gli pare e piace. Morale: le dieci, cento, mille Sea-Watch sono destinate a ingigantire il fenomeno della chiusura delle frontiere nazionali oltre ogni limite oggi immaginabile, con tutte le tragiche conseguenze che verranno qualora si debba assistere a invasioni di massa dall’Africa e dall’America Latina con decine di milioni di migranti economici.

Nel caso di Carola Rackete e dei soloni di Bruxelles che continuano a bacchettare l’Italia e le sue politiche dell’accoglienza occorre dire forte e chiaro alcune cose fondamentali. La prima riguarda la nostra capitana scriteriata. Dice il codice internazionale della navigazione che “ogni nave può navigare sotto la bandiera di un unico Stato ed è soggetta, in “alto mare” (virgolette mie), alla sua giurisdizione esclusiva”. Ergo: se i profughi imbarcati avessero formulato richiesta anche solo verbale di asilo in Olanda, la capitana avrebbe dovuto prenderne immediatamente atto (l’Aja è Paese firmatario della Convenzione di Ginevra sui rifugiati!) e trasferire i suoi passeggeri in Olanda, per l’esplicitazione delle relative procedure formali. Secondo aspetto: la complicità di fatto di Bruxelles e delle istanze internazionali laiche e religiose che si richiamano ai diritti dei migranti, ma che tacciono proditoriamente sulle responsabilità criminali dei nuovi trafficanti di esseri umani invece di invocare all’unanimità nei loro confronti, come si fece con la pirateria somala, il ricorso (con la benedizione Onu) alla forza armata europea e non solo. Davvero per qualche pozzo di petrolio si sono messe su intere armate di liberazione del Kuwait e nessuno osa muovere un solo dito per cancellare dalla faccia della terra questa nuova barbarie nazista? Mi spieghino lor signori, cortesemente.

Sui fantomatici Piani Marshall, infine... L’Africa (e l’America Latina) sono infinitamente più ricche dei quattro soldi (qualche centinaio di miliardi) che l’Occidente vorrebbe impiegare per soccorrere quel(i) continente(i) che, in realtà, dovrebbe(ro) soccorrersi da solo(i), facendo giustizia in proprio delle “loro” élite locali corrotte che rendono quei popoli schiavi di ingiustizie e persecuzioni, condannandoli alla violenza, alla fame e alla miseria. Quindi: cari burocrati di Bruxelles e dell’Onu, come si aiutano queste centinaia di milioni di oppressi a liberarsi delle loro piaghe politiche endemiche?

L’unica soluzione (culturale) che intravvedo è di selezionare i più meritevoli tra le loro giovani generazioni offrendo loro, attraverso un numero elevato di borse di studio, un percorso formativo di alta qualità presso le nostre università e istituti superiori affinché una volta diplomatisi, e sempre nel rispetto delle loro tradizioni, si facciano vettori dell’introduzione di modernità e progresso (intellettuale, politico ed economico) nei loro Paesi d’origine, interfacciandosi così ad armi pari con quell’Occidente che oggi li rifiuta in quanto non li ha potuti scegliere.

Aggiornato il 02 luglio 2019 alle ore 13:20