
Fa ancora discutere la multa comminata ieri dal Garante della privacy alla piattaforma Rousseau. Il portale attraverso cui i pentastellati selezionano la loro classe dirigente. “La piattaforma Rousseau – aveva scritto il Garante – non gode delle proprietà richieste a un sistema di e-voting”. In sostanza, non garantisce segretezza e sicurezza del voto degli iscritti ai 5Stelle. Dunque, il risultato può essere manipolato. L’associazione presieduta da Davide Casaleggio è stata condannata a pagare 50mila euro.
La replica, durissima, dell’associazione arriva attraverso Enrica Sabatini, braccio destro di Davide Casaleggio, poi con un post sul blog delle Stelle. “L’infrastruttura tecnologica di Rousseau, come abbiamo comunicato nei giorni scorsi, è stata potenziata recependo le osservazioni del Garante. Temiamo che ci sia un uso politico del garante della privacy e che possa risentire della sua pregressa appartenenza al Pd. Il garante della privacy dovrebbe tutelare tutti, non solo le persone del suo partito”. La Sabatini si riferisce al presidente dell’Autorità Antonello Soro, ex deputato Pd.
Oggi il Garante torna in campo. Attraverso una nota. “Con riferimento alle dichiarazioni rese da esponenti del Movimento 5 stelle sul provvedimento emesso nei confronti della piattaforma Rousseau – si legge nel testo – l’Autorità precisa che le accuse di parzialità rivolte, reiteratamente, all’Autorità in ragione della pregressa esperienza politico-istituzionale del suo presidente, sono smentite dall’adozione di plurimi provvedimenti, anche sanzionatori, nei confronti di altre forze politiche o di loro esponenti, rinvenibili sul sito dell’Autorità al pari di quello relativo alla piattaforma Rousseau”. Inoltre l’Autorità, in replica alle parole degli esponenti 5 Stelle, precisa che “le dichiarazioni dell’Associazione Rousseau, in ordine a misure asseritamente migliorative che sarebbero state adottate sono giunte, via mail, ad istruttoria già chiusa, il giorno precedente l’adozione definitiva del provvedimento e senza alcuna documentazione a sostegno. Tali misure risultano comunque ininfluenti ai fini delle pregresse criticità evidenziate e sanzionate nel provvedimento”. Ma anche che “la durata del procedimento è stata condizionata anche dalle due proroghe richieste dalla stessa Associazione Rousseau”. Infine, l’Autorità spiega che “le decisioni del Garante sono collegiali e come tali non riferibili individualmente ai componenti del Collegio”.
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ricorda “tutte le affermazioni false e demagogiche dei grillini. Adesso abbiamo la conferma della opacità della piattaforma Rousseau. Multe, valutazioni critiche di autorità super partes. C’è una grande questione democratica in questo Paese. Il Movimento 5 Stelle, i grillini, che si dicevano portatori di una vera democrazia, sono al contrario, protagonisti di vicende inquietanti”.
Per il leader del Pd Nicola Zingaretti, la vicenda della piattaforma Rousseau rappresenta “un segnale di quello che si dice spesso sull’opacità e la stranezza di questo modo di essere movimento-partito e della fragilità di quello strumento come il futuro possibile di una democrazia che invece in questo caso, a seguito di un provvedimento, conferma tutta la sua fragilità”.
Aggiornato il 05 aprile 2019 alle ore 12:42