Banche e rimborsi ai risparmiatori: scontro M5s-Lega

Nel governo gialloverde va in scena lo scontro sul Salva-risparmiatori. Non si è trovato l’accordo tra Lega e Movimento cinque stelle. L’intesa sulle modalità di indennizzi ai risparmiatori vittime dei crac bancari ha creato dissapori e sospetti. Anche se sui rimborsi bancari i pentastellati riescono a strappare dal premier Giuseppe Conte una nuova convocazione delle associazioni dei risparmiatori per il prossimo lunedì. La linea di Giovanni Tria è stata, di fatto, sconfessata. Il ministro dell’Economia aveva chiesto di modificare la legge di Bilancio prima di procedere con i decreti attuativi. Così da fornire uno “scudo” ai funzionari del proprio ministero contro le possibili accuse di danno erariale, dovute al fatto che le norme volute dai Cinque stelle potrebbero essere in contrasto con la normativa dell’Unione europea.

In buona sostanza, non esistono le condizioni per inserire nel decreto Crescita le modifiche alla norma sui rimborsi incardinate da Tria. Eppure per tutta la giornata di ieri il premier era sembrato ottimista. Certo che si sarebbe trovata una soluzione. Tuttavia, l’esito finale del decreto soddisfa Luigi Di Maio. “Sono molto contento – afferma il vicepremier – che il Consiglio dei ministri abbia approvato il decreto che avrà un impatto positivo sul Pil e sulla crescita delle imprese. Non è in discussione il ruolo di alcun ministro, tanto meno quello dell’Economia”.

Come sostiene il Corriere della Sera, “l’intento di Tria è duplice: assicurare uno scudo ai funzionari del Mef dall’accusa di danno erariale e inserire dei paletti al meccanismo di rimborso senza arbitrati che non convince la Ue. La soluzione di Tria si scontra con la linea del M5S”. Ma per Di Maio, “nessuna norma può essere inserita senza accordo delle associazioni dei risparmiatori”.

D Maio vuole che “i risparmiatori siano pagati senza arbitrati e contenziosi. Devono essere indennizzati. Il premier incontrerà le associazioni dei risparmiatori, perché nulla si fa senza il dialogo con loro, l’obiettivo è risarcirli direttamente con la norma messa in legge di bilancio e le soluzioni tecniche che condivideremo con loro”.

Ma la linea del leader grillino fa arrabbiare la Lega. Il Carroccio ravvisa “troppi no e troppa lentezza. Serve un cambio di passo. La Lega vuole più concretezza. Ci aspettiamo risposte serie e reali per i risparmiatori. Lunedì deve arrivare lo sblocco agli indennizzi per i truffati, ma basta bloccare il Paese con i no. Devono partire i cantieri, le opere, la flat tax, bisogna togliere la burocrazia inutile, riformare il codice degli appalti, fare la riforma della giustizia per avere tempi certi. Alle parole ora devono seguire i fatti”.

Aggiornato il 05 aprile 2019 alle ore 14:38