
I genitori di Matteo Renzi sono stati arrestati. Tiziano Renzi e Laura Bovoli, padre e madre dell’ex premier sono stati posti agli arresti domiciliari dalla Guardia di finanza per i reati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. La coppia è accusata, assieme a un terzo soggetto, di aver provocato il fallimento di tre cooperative, dopo averne svuotato le casse e ricavato in maniera illecita svariati milioni di euro. La reazione dell’ex leader del Pd è stata immediata. Su Facebook ha scritto che si tratta di un “provvedimento assurdo, ma ho fiducia nella giustizia italiana”. Insieme ai genitori dell’ex premier sono indagate altre cinque persone, tra cui Roberto Bargilli, ex autista del camper di Matteo Renzi, nel corso primarie del 2012. Gli altri sono gli amministratori delle cooperative che avrebbero agevolato il sistema ritenuto illegale dai giudici.
L’avvocato Federico Bagattini, difensore di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, sostiene di non avere “mai visto una cosa del genere: arresti domiciliari a due persone prossime ai 70 anni per fatti asseritamente commessi al più tardi nel 2012. Ci riserviamo ogni valutazione sul merito alla lettura completa delle carte”. La misura dei domiciliari per i coniugi Renzi è stata disposta dal gip Angela Fantechi, in quanto “sussiste il concreto e attuale pericolo che gli indagati commettano reati della stessa specie di quelli per cui si procede, tributari e fallimentari. Si tratta di reati che non sono occasionali”.
Dopo aver appreso la notizia, l’ex segretario del Pd ha annullato la presentazione del suo libro, in programma al Circolo della Stampa di Torino. “Penso che tutti i cittadini – ha sottolineato nel suo post – siano uguali davanti alla legge e dunque sono impaziente di assistere al processo. Perché chi ha letto le carte mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato”. Ma Renzi non demorde. “Se qualcuno pensa – ha scritto – che si possa utilizzare la strategia giudiziaria per eliminare un avversario dalla competizione politica, sappia che sta sbagliando persona. Non ho mai avuto così tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta”. Per concludere: “Se io non avessi fatto politica, la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango. Se io non avessi cercato di cambiare questo Paese, i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione. Casualmente questo arresto è avvenuto proprio oggi”.
Aggiornato il 19 febbraio 2019 alle ore 12:49