
Matteo Salvini annuncia fieramente che “deficit e debito l’anno prossimo scenderanno”. Il ministro dell’Interno è convinto: “Il 2,4 per cento del rapporto deficit-Pil solo per un anno? Lo abbiamo sempre detto – sostiene –. Quest’anno volevamo una manovra coraggiosa per mantenere almeno una parte degli impegni sacrosanti presi con gli italiani. È una manovra coraggiosa, le minacce che arrivano dall’Europa non mi sfiorano. L’anno prossimo debito e deficit scenderanno”.
Ieri Salvini aveva ironizzato su Jean-Claude Juncker: “Parlo solo con persone sobrie”. Oggi il leader leghista mette da parte il sarcasmo e attacca frontalmente il presidente della Commissione Europea: “Questo signore – afferma il titolare del Viminale – è il capo del governo di cinquecento milioni di europei. Un signore che arriva da un paradiso fiscale come il Lussemburgo. Se cercate su Google “Juncker sobrio” o “barcollante”, vedrete immagini a volte impressionanti”. Frattanto, la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, scrive su Twitter che lunedì prossimo vedrà proprio Salvini.
Da Palazzo Chigi, a seguito del vertice sulla manovra, il premier Giuseppe Conte detta la linea: “riforme già dal 2019”. Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio conferma che il deficit “sarà tenuto al 2,4 per cento per il 2019, poi si vedrà. Per il 2020 e 2021 stiamo vedendo di abbassare il rapporto con taglio sprechi e più investimenti, la crescita ci consentirà di ridurre il debito. Noi non taglieremo nulla alle spese sociali, questo deve essere chiaro. E soprattutto, il 2,4 per cento nasce proprio dall’esigenza di tenere i conti in ordine su questi obiettivi”. Ieri Di Maio aveva dichiarato che “non c’è nessun complotto da parte dei membri della Commissione, ma è assodato che sperano che questo governo cada. Se necessario spiegheremo questa manovra nelle piazze per far conoscere le misure adottate per la crescita dell’economia”.
Aggiornato il 03 ottobre 2018 alle ore 13:00