
L’unica possibilità di successo è una candidatura unitaria. Il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, punta su Milano-Torino-Cortina. “Una vera candidatura italiana”.
È questa la soluzione ipotizzata per organizzare le Olimpiadi invernali 2026. Malagò è riuscito a fare un sintesi del meglio dei dossier, con l’obiettivo del risparmio, come richiesto dal Governo. La candidatura congiunta potrebbe costare sui 400 milioni di euro.
“La commissione del Coni − sostiene Malagò − indica come strada da seguire e come auspicio la possibilità di una candidatura congiunta con le tre città di Cortina, Milano e Torino, senza una capofila, per far sì che ci sia una vera candidatura italiana, del Paese”. Secondo Malagò, “questa è una novità assoluta nella storia del processo delle candidature. È stato ottenuta dal Cio la possibilità di avere un riscontro di pari dignità da parte delle tre città”.
Se Milano e Cortina sono già d’accordo col Coni, si attende la risposta di Torino. La sindaca Chiara Appendino fa sapere la propria posizione con una lettera a Malagò, in cui sostiene che “una decisione su una candidatura unitaria con Milano e Cortina può essere decisa solo dal Governo. Anche se una candidatura unica sarebbe migliore di una unitaria con Cortina e Milano”. In ogni caso, per Appendino, Torino “è a disposizione”. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giancarlo Giorgetti, prende atto “della proposta del Coni. Non abbiamo ancora visto il dossier e su questo ci riserviamo di intervenire. Il Governo, comunque, incontrerà le città candidate e, soprattutto, verificherà la compatibilità delle linee guida con quelle poste dal Consiglio dei ministri”.
Aggiornato il 01 agosto 2018 alle ore 13:15