Mauro: “FI all’Ars presidio di libertà e competenza”

Con queste parole il senatore Giovanni Mauro, commissario provinciale a Ragusa del partito fondato da Silvio Berlusconi, ha commentato i criteri e gli obiettivi che stanno guidando la composizione della lista che si presenterà alle elezioni regionali del 5 novembre prossimo.

“La scelta dei candidati – ha sottolineato – risponde alla precisa esigenza, avvertita diffusamente, di far tornare il territorio ragusano al centro della scena politica siciliana proprio nel momento in cui si stanno ridiscutendo e ridefinendo ruoli e funzioni di quello che resta delle ex Province, frettolosamente accantonate da una sciagurata riforma che alla fine ha portato solamente all’abolizione del momento di partecipazione e legittimazione democratica”.

“Il nostro partito contribuirà in maniera significativa per ridare dignità e autorevolezza alle istituzioni siciliane dopo l’esperienza di malgoverno che fortunatamente ci lasciamo alle spalle. Durante questi anni di immobilismo molti dei temi più importanti e strategici per la nostra Regione, e per il sud-est dell’Isola in particolare, sono stati letteralmente cancellati dall’agenda politica regionale. Le imprese, i lavoratori e tutto il mondo produttivo attendono che venga messa la parola fine all’apatia che ha caratterizzato la classe dirigente regionale nell’ultimo periodo. Abbiamo assistito – ha continuato – a un progressivo deterioramento della situazione economica e sociale della nostra Regione, adesso è il momento di definire un progetto politico che sia capace di far invertire questa tendenza. Bisogna far partire subito i cantieri per la realizzazione delle infrastrutture necessarie a dare nuovo impulso all’economia, soprattutto legata alle piccole e medie imprese, e allo sviluppo del comparto turistico”.

“La nostra lista sosterrà con forza la candidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione – ha ribadito – con lui alla guida della squadra di governo si potrà finalmente traghettare la Sicilia verso una fase nuova grazie alla ritrovata unità della coalizione di centrodestra”.

Aggiornato il 12 settembre 2017 alle ore 09:57