Legittima difesa: effetto notte

La maggioranza che sostiene il governo in carica ne ha combinata un’altra delle sue. Nel tentativo di contendere alla destra la materia del diritto del cittadino alla legittima difesa, ieri l’altro, ha votato in prima lettura alla Camera dei deputati una modifica degli articoli 52 e 59 del Codice penale che ha scontentato tutti: tanto i sostenitori dell’esigenza di proteggere maggiormente le persone che si difendono in casa propria dall’aggressione dei malfattori, quanto coloro che, al contrario, agitano lo spauracchio del “Far West” che scaturirebbe da un uso disinvolto delle armi in una logica di giustizia-fai-da-te. Morale della favola: la legge è passata con la netta opposizione del centrodestra e il voto contrario sia dei Cinque Stelle sia della Sinistra alternativa al Pd. Considerando i numeri più risicati di cui la maggioranza dispone al Senato, è facile prevedere che non se ne farà niente.

Matteo Renzi, appena si è reso conto dell’effetto boomerang che la riforma appena votata avrebbe avuto sul consenso al suo partito, si è affrettato a dire che non va bene, perché troppo blanda e confusa per cui va rivista nel secondo passaggio parlamentare. Una figuraccia, dunque, quella rimediata dalla maggioranza che è sfociata nel grottesco quando è stato reso noto il testo approvato. Ossessionati dalla ricerca di sempre più complicati equilibrismi, gli “esperti” del Pd hanno estratto dal cilindro una bizzarra formulazione della norma che estenderebbe la scriminante della legittima difesa ai soli casi di violazione di domicilio nei quali la reazione all’aggressione avviene in tempo di notte. La cosa ha del ridicolo. Soltanto di notte difendersi si può? E di giorno? Qualcuno dalle parti di Montecitorio avrebbe dovuto scomodarsi a definire il concetto giuridico di notte. Quand’è notte per la legge? Quando tramonta il sole o come dicono i giovani d’oggi, “quando s’è fatta ‘na certa”? Ma siamo seri!

La verità è che questo centrosinistra del vorrei-ma-non-posso non ha avuto il coraggio d’affrontare il vero nodo del problema che genera insicurezza nel cittadino: l’inversione dell’onere della prova. Il pasticcio votato non chiarisce a chi spetti il compito di provare la sussistenza dei requisiti che in caso di reazione a un’aggressione facciano scattare la non punibilità per legittima difesa. Per il momento spetta ancora al malcapitato che ha subito l’aggressione dover dimostrare un bel po’ di cose: l'esistenza di un diritto da tutelare (proprio o altrui); la necessità della difesa; l'attualità del pericolo; l'ingiustizia dell'offesa; il rapporto di proporzione tra difesa e offesa e, con le nuove aggiunte, la possibilità di giustificare l’eventuale errore nella valutazione della reazione quale effetto di un “grave turbamento psichico causato dalla persona contro cui è diretta la reazione”, mentre resta in piedi, come un infido guardiano, il reato di eccesso colposo di legittima difesa. Sarà sempre il magistrato inquirente a decidere se concedere la non punibilità e lo farà facendo valere la sua personale formazione culturale e il suo approccio ideologico al modello di società che intende privilegiare. Non dovrà fare alcuno sforzo per cercare le prove certe che escludano la scriminante della legittima difesa nel comportamento dell’aggredito in casa sua: gli basterà fare appello al suo insindacabile giudizio per infilare la vera vittima dell’offesa nell’infernale tritacarne che è il processo penale. La differenza è decisiva.

Ha ragione il centrodestra a dolersi del bluff contenuto nella proposta che mira ad agitare le acque senza cambiare nulla nella sostanza. Renzi, dal canto suo, sperava che con questa furbata avrebbe staccato Forza Italia dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Invece, ha sortito l’effetto opposto: il centrodestra si è ritrovato compatto a dire no all’imbroglio. Da qui l’immediata retromarcia del neo-segretario piddino. Povero Renzi, si crede un grande esperto di tattica ma non gliene va bene una. S’improvvisa suonatore e, puntualmente, resta suonato.

Aggiornato il 05 maggio 2017 alle ore 20:19