“Trumpizzati”

E rottamiamoli noi! Chi? Ma quei politici e opinionisti pol-pottiani che sono nutriti da una placenta di benessere per pochi, costruita sul e dal denaro che fabbrica altro denaro e si dimentica dei destini umani e terreni; della fatica del vivere giorno dopo giorno in economie globalizzate senza più lavoro per le vecchie e nuove working class, giovani o attempate, rimaste senza fabbriche e senza futuro. Da chi sono pagati e sponsorizzati tutti costoro che vedono una “risorsa” in un’immigrazione africana disperata (prodotto primario delle politiche di rapina e di depauperamento del mondo intero da parte dell’alta finanza speculativa), completamente dequalificata, costretta alla marginalità (anche delinquenziale) ed a svolgere lavori che latitano nei gradini più bassi degli impieghi lavorativi, ai quali guardano con sempre più insistenza eserciti bisognosi e altrettanto disperati di autoctoni senza più lavoro e futuro? Le colf straniere chiedono 10 euro l’ora più i contributi. Quante italiane/i hanno compensi orari precari e in nero per metà esatta di quella cifra? Tranquilli, però: all’uno-due di “Brexit plus Trump” seguirà a breve il “No” oceanico alla riforma storta di Matteo Renzi.

Giusta punizione per lui e il suo Partito Democratico, ibridato dai vecchi democristiani di sinistra e dai resti del Pci storico (che non ha mai abiurato al marxismo leninismo), solo a parole “rottamati” da chi si è ipocritamente abbeverato alle sue ormai avvizzite ampolle elettorali e che sta per smontare da cavallo, vedendo cadere i suoi sogni di “Uomo solo al comando”. Voi tutti che occupate manu militari i talk-show (come mai siete sempre gli stessi che fanno identici giri di giostra scambiandosi le sedute, tipo: “Io invito te e tu inviti me!”), credete davvero di influenzare con sondaggi addomesticati i risultati della democrazia diretta, della quale vorreste rapidamente sbarazzarvi perché, vi dite nelle vostre riunioni segrete, la “gente comune non può fare scelte su ciò che non riesce a comprendere”? Mentre siete voi e chi tira le fila della comunicazione globale a non capire che sono farina del diavolo la finanza ammazzapopoli, l’austerità senza sovranità e senza una moneta identitaria, che sono da considerare peccati mortali contro l’umanità destinati, tra l’altro, a dissolversi al primo squillo delle trombe del giudizio popolare! Per questo non ci volete far votare prima del 2018? E che cosa sperate che cambi, fino ad allora?

Tanto vigliacchi (voi manipolatori di consensi) da voler eliminare ogni regola deontologica ed etica perché vi crea solo fastidiosi impedimenti al dominio elitario di pochi contro miliardi! Così pusillanimi, poi, da sottrarre all’uso della forza ogni ipotesi di sacrosanto intervento armato contro quegli straccioni di al-Baghdadi, ai quali si è lasciata mano libera per anni di terrorizzare le opinioni pubbliche occidentali! La gente, sappiatelo, conta infinitamente di più del vostro Re di Denari e, vedrete, gli anteporrà assai presto e sempre più frequentemente quello di… Bastoni! Solo e soltanto voi che raccontate fandonie alla gente comune sarete i soli responsabili del ritorno prossimo venturo dei totalitarismi!

Chi ha, infine, paura di Donald Trump? Solo gli intossicati dalla campagna clinton-renziana-progressista. I saggi, invece, sanno benissimo che un Presidente “è” la sua squadra (Segretari di Stato, della Difesa, dell’Interno e della Giustizia, in particolare) e che gli “Apparati” che gli preesistono e gli sopravvivranno sono i veri custodi della società e della tradizione democratica statunitensi. L’America, miei cari, non è né Washington né New York, ma sono gli Stati e le loro composite strutture socio-economiche. A quando anche noi diremo “Italy first”? A quando lo smantellamento dell’eurocrazia di Bruxelles per gridare un giorno tutti noi, forte e chiaro, “Europe first”?

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 16:47