Trump e Putin a Bari: parola di Posca

“Solo la vittoria del ‘No’ in Italia e Donald Trump Presidente degli Stati Uniti possono ridare voce agli esclusi da normative europee e globalizzazione selvaggia - afferma senza lasciar spazio a malintesi Massimo Posca (imprenditore e presidente dell’associazione dei “Pugliesi per Trump Presidente”) - Bari è un osservatorio privilegiato, qui per primi abbiamo pagato il prezzo dell’embargo alla Russia, voluto proprio dai sostenitori di Hillary Clinton. E non dimentichiamo certo il bombardamento di Belgrado ordinato da Bill Clinton; a Bari vedevamo passare gli aerei che colpirono la Serbia. Qui la chiesa russa ci sta da seicento anni e non possiamo accettare che per colpa della Clinton si possa dichiarare guerra ad una nazione a noi vicina”.

Nel capoluogo pugliese il gruppo d’appoggio a Trump è il più nutrito d’Italia. “I miei parenti negli Stati uniti votano per Trump - racconta un imprenditore di Torre a Mare (frazione di Bari) - la gente che lavora nelle piccole imprese teme la Clinton perché è amica dei grandi gruppi”.

Insomma, si pensava che la gente comune non avesse percepito chi fossero i suggeritori di Hilary Clinton ma, ultimamente, un po’ per Internet e tanto per certe notizie sfuggite al controllo dei poteri, s’inizia a percepire che dietro la candidata democratica aleggiano i signori del “Nuovo ordine mondiale”. La teoria del complotto riprende forma. Secondo i beninformati un gruppo di potere oligarchico capitanato da Jp Morgan si starebbe adoperando per prendere il controllo finanziario di tutto il Pianeta: un totalitarismo camuffato da falsa democrazia, le cosiddette “democrazie bancariamente protette”. “Non dimentichiamo che il gruppo Jp Morgan sta appoggiando il Sì al referendum italiano - ci rammenta Posca - Fa parte di una strategia che potrebbe portare al pieno totalitarismo, all’ottenimento del dominio sulla Terra da parte dei gruppi finanziari che appoggiano la Clinton”.

E non si tratta certo di fantapolitica. Infatti la legge della Federal Reserve, poi destinata alla regolamentazione della banche, è stata abbozzata per la prima volta nel 1910 da Jp Morgan, dai Rockefeller e dai Rothschild in un’isola della Georgia: è la legge che ha dato alle banche poteri superiori per il controllo dell’economia degli Stati Uniti. Alla stessa legge si sono ispirati i potenti dell’Unione europea per dare mano libera alla Bce ed alle principali banche europee, perché si potessero instaurare “democrazie bancariamente protette” in Spagna, Portogallo, Italia, Grecia e Cipro.

Per il New York Post, “il rilascio di nuove e-mail ha dimostrato il collegamento diretto tra Hillary Clinton e le famiglie Rothschild e Rockefeller. Il rilascio delle e-mail da parte di Wikileaks ha mostrato la Clinton per quello che è in realtà - spiega il tabloid Usa - un membro del sancta sanctorum della famigerata famiglia Rothschild con credo occultista. Il che dona ulteriore credibilità all’idea che i presidenti non siano eletti, ma selezionati da un governo ombra mondiale. Il fatto che sia stata esposta la collusione tra la campagna della Clinton e i media di regime non dovrebbe sorprendere, considerando che lei è la candidata selezionata dai Rothschild”. Il 9 gennaio del 2012, in una e-mail si parla di un incontro che si terrà presso la “storica tenuta di Jacob Rothschild, a Waddesdon”.

Hillary Clinton è così profondamente radicata nella creazione del Nuovo ordine mondiale che, secondo indiscrezioni, parteciperebbe alla festa segreta d’inchino al Moloch: una sorta di cerimonia iniziatica, in cui simboleggerebbe un dio occulto; di fatto è un incontro annuale che i Rothschild appellano “Bohemian Grove”. In una e-mail del 29 agosto del 2008, un membro dello staff governativo scrive a Hillary Clinton, “con le dita incrociate, e una vecchia zampa di coniglio fuori dalla scatola in soffitta, sacrificherò un pollo nel cortile di Moloch: grazie per avermi dato accesso al luogo sacro”.

“Affidereste mai il mondo a questa gente”, chiosa ridendo Massimo Posca. Intanto i pugliesi lavorano a festeggiare Trump presidente a Bari, dove vorrebbero avvenisse l’incontro con Vladimir Putin, e con la benedizione di San Nicola. Sorge il dubbio che Bari si stia candidando al premio Nobel per la pace, fosse mai.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:00