Uno spettro si aggira per l’Italia

Sul tema sempre più drammatico del terrorismo di matrice islamica, il quale sta insanguinando il Vecchio Continente, era inevitabile che si scatenasse lo sciocchezzaio ideologico di una sinistra ancora piuttosto egemone sul piano culturale.

In particolare, all’indomani dei ferocissimi attentati perpetrati a Bruxelles, molti esponenti di questa area politica, con in testa parecchi democrat, hanno fatto il giro delle sette chiese televisive rinverdendo la frusta tesi delle diseguaglianze quale causa principale di questo dilagante crimine di massa. Evidentemente, parafrasando una famosa frase di Carlo Marx, uno spettro ideologico continua ad aggirarsi in Italia: lo spettro del marxismo- leninismo. Tant’è che, pur dopo il colossale fallimento mondiale dell’applicazione pratica di codesta dottrina, alcuni suoi postulati permangono in modo granitico in ampie zone della nostra politica intesa in senso lato. Tra questi, per l’appunto, l’idea di un presunto pauperismo un po’ caciottaro e del tutto ascrivibile alle colpe dell’Occidente capitalistico quale motore primo degli atti terroristici. Una teorizzazione che, così come accadeva con i “compagni che sbagliavano” durante i terribili anni di piombo, non solo appare piuttosto campata per aria sul piano dell’evoluzione storica, ma tende a fornire una qualche attenuante morale ad atrocità che non si possono in alcun modo giustificare.

Da questo punto di vista ho ascoltato con un certo orrore alcuni personaggi appartenenti all’attuale maggioranza, come l’europarlamentare del Partito Democratico Alessia Mosca la quale, su La7, ha messo in relazione i fatti di Bruxelles con i tagli realizzati al welfare dal Governo belga. Tutta gente sempre molto incline a comprarsi il consenso con la spesa pubblica e che, evidentemente, ritiene di affrontare un tema tanto complesso come quello del terrorismo islamista a colpi di assistenzialismo di Stato. Ossia l’ultimo rifugio per i collettivisti di ogni parrocchia.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:54