
Non so voi ma io non intendo pagare più le tasse sulla base di decisioni e scelte errate prese da chi non ho eletto e quindi non mi rappresenta. Se Giorgio Napolitano “gioca” con lo Stato italiano, cioè il nostro Stato italiano, e impone arbitrariamente e discrezionalmente, contro Costituzione e democrazia, governi non eletti che poi tassano dissipando le risorse pubbliche a disposizione - come fa Matteo Renzi, si pensi solo ai 500 nostri euro regalati ai diciottenni per chiarire loro subito che qui in Italia si regalano i soldi pubblici discrezionalmente e per gli affaracci elettorali propri, o i soldi dati agli insegnanti pubblici, cioè ad una massa di improduttivi socialmente a ridosso rabbioso ed invidioso dello Stato - io non ci sto.
Il principio del no taxation without representation è sacrosanto e l’Italia si deve adeguare e rispettarlo, direi quasi onorarlo. Questo principio significa che non deve esistere nessun tipo di tassazione senza che vi sia stata elezione e rappresentanza democratica; vale a dire che si deve eleggere chi tassa perché tasserà in base a ciò che io giudico necessario ed opportuno pagare per usufruirne, in servizi, io stesso e la collettività.
Va poi di pari passo a quel principio quello della responsabilità, che significa che chi mi rappresenta in quanto eletto è responsabile di ciò che fa, ovvero ne risponde. Sono principi semplici che in Italia non solo non vengono rispettati, ma addirittura stravolti. Cosa sono infatti gli ultimi tre governi non eletti di Mario Monti, di Enrico Letta e di Matteo Renzi? Da quando in qua in Italia vige il dispotismo di uno solo, la scelta e designazione da parte di uno solo di premier, presidenti di Camere e Senato? Da quando in qua si impongono e scippano, rubano ed estorcono le riforme, addirittura costituzionali, che sono il fondamento del nostro sistema costituzionale e democratico?
Riprendiamo le fila del discorso interrotto. Si chieda il conto e si faccia pagare chi ha distorto il percorso democratico e chi ne ha approfittato. Si faccia tabula rasa cancellando e obbligando a restituire, e risarcire, a risponderne, perché ciò sia di lezione e non possa accadere mai più in Italia. Si voti. Chi è Schettino deve rispondere perché è Schettino, lo stesso per gli altri. Si riordini il Paese, perché possa tornare a produrre, a svilupparsi ed a crescere.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:48