
Che il più bel Paese del mondo, e non solo sotto l’aspetto naturalistico ma anche per tradizione storica ed artistica, sia diventato quasi un Paese del terzo mondo sotto l’aspetto culturale, è sotto gli occhi di tutti. È sufficiente, per constatare tale triste destino, assistere quotidianamente alle baggianate renziane ed ai comportamenti squallidi dei ministri di un Governo che riempiono di ridicolo agli occhi del mondo intero un popolo che meriterebbe altri scenari. E non mi riferisco alla davvero preoccupante iniziativa della signora Monica Cirinnà che pensa al matrimonio delle coppie gay festeggiato con l’adozione di bambini nati in forza del mercimonio dell’utero in affitto, ma alla recente iniziativa del Governo sulle pensioni di reversibilità che si vorrebbero ridurre e sacrificare per agevolare le coppie omosessuali che potrebbero godere dello stesso trattamento pensionistico. Tale iniziativa che definire folle è poco, il giorno dopo trova una smentita da parte del ministro Giuliano Poletti che per non dispiacere il suo capo e non essere da meno in relazione all’abilità dissimulatoria, non esita a raccontar balle. Ma fosse solo questo, forse, ci si potrebbe passar sopra, se non confrontassimo la drammatica situazione italiana con i dati economici obiettivi che sono tutt’altro che rosei.
Il signor Matteo Renzi che ogni giorno sostiene che l’Italia dopo tanti anni di oscurantismo ha voltato pagina è stato sbugiardato da presidente della Bce, quel Mario Draghi, grande economista che per merito del tanto bistrattato Silvio Berlusconi è stato chiamato a dirigere la Bce. Oggi su tutti i quotidiani il dottor Draghi dopo aver avvertito che nessun soccorso, con acquisto di crediti deteriorati, sarà operato in favore delle banche italiane ha puntato l’indice sulla ripresa al rallentatore dell’Italia renziana; anzi ha rimproverato al pifferaio fiorentino di non aver abbassato la pressione fiscale e di non aver favorito l’economia con investimenti pubblici e con riforme strutturali, prima fra tutte - aggiungo io - quella riguardante l’esercizio della giurisdizione che forse è la causa principale del degrado.
Constatata la triste e dura realtà non possiamo non prendere atto del desolante quadro politico che angoscia noi italiani che ancora una volta non riusciremo ad individuare delle personalità di alto livello culturale che possano farci uscire dal guado, e questa triste constatazione riguarda sia il centrosinistra che il centrodestra. Se quest’ultimo non riesce ad esprimere un candidato degno di amministrare Roma tanto da individuare in Guido Bertolaso l’unico candidato dopo avere escluso Rita dalla Chiesa, comunque figlia di un grande servitore dello Stato; Alfio Marchini, comunque conoscitore dei problemi della Capitale; e, in ogni caso, Giorgia Meloni, unico baluardo di quei valori che rendono grande un Paese, con la scusa della sua gravidanza; non vi è altro da fare che arrendersi alla sinistra non andando a votare. Sento tanta gente ogni giorno e debbo constatare che il signor Renzi avrà ancora una volta vita facile non riuscendo il popolo di centrodestra a fornire un’alternativa valida. Che tristezza!
Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 17:24