26 maggio: un’occasione per gli italiani

Mentre infuria la campagna elettorale per le Europee, tanti italiani, vergognosamente traditi dalle promesse non mantenute dall'attuale governo, con particolare riferimento alla Flax tax e alla pace fiscale, quotidianamente soffrono.

Vi racconto un episodio veramente drammatico sotto il profilo economico. Una Partita Iva vanta un credito accertato, con sentenza della Commissione tributaria regionale. Il commercialista che assiste questo cittadino, si reca all’Agenzia delle Entrate per riscuotere il credito o chiederne la compensazione con somme che lo Stato può esigere, ma, sentite la risposta del funzionario: “Il credito è esigibile, ma non può essere compensato, in quanto nascente da una sentenza in forza della quale il Fisco cannibale è stato sconfitto”.

Il cittadino deve instaurare un altro giudizio, denominato di “Ottemperanza”, per ottenere quanto dovuto dallo Stato. Ma non è finita. Lo stesso cittadino vanta un credito nei confronti dello Stato di rilevante entità. Lo Stato chiede al medesimo soggetto l’emissione della fattura elettronica, oltre al Codice Iban. Passano più di sei mesi, ma la partita Iva non riceve nulla. Ma non è finita ancora. Il cittadino è costretto a denunciare il fatto alla Procura generale della Corte dei Conti, perché si è consumato un altro danno, il così detto danno erariale.

Chi ha la pazienza di leggere quanto descritto, che ne pensa di questo governo, se non che non sia differente dai governi che l’hanno preceduto? A tal proposito, le così dette opposizioni, che cosa fanno se non esporre striscioni contro Salvini, attuale ministro dell’Interno, nei comizi elettorali? Praticamente nulla! Il comunistello Zingaretti si permette, offendendo l’intelligenza degli italiani, di parlare di odio, riferendosi ai suoi competitors elettorali che cercano, purtroppo senza riuscirci, di difendere gli interessi dei cittadini rispetto  agli immigrati clandestini, che godono di privilegi economici e sociali loro concessi dall’attuale Europa.

Parla lui, portatore dell’ideologia dell’odio (ricordate l’odio di classe?), ancora oggi propagandata dai Comunisti.

Concludo, sostenendo che per liberare l’Italia dai tanti cialtroni che fanno politica, ritengo necessaria una rivoluzione attiva e culturale.  Quanto vi ho raccontato da giurista giustifica una fortissima ribellione. E la competizione elettorale del 26 maggio potrebbe essere la prima occasione.

Aggiornato il 22 maggio 2019 alle ore 16:19