
Evviva, la riforma costituzionale tanto cara a Matteo Renzi e compagnia varia sta per essere approvata. Il bicameralismo perfetto tanto dannoso per l’Italia sta per finire. Ma interviene quasi inaspettata la morte del re del Rock, ragione per la quale le immagini festanti della Camera dei deputati vengono oscurate per dare modo agli italiani di piangere per la scomparsa del celebre cantante.
Nel mentre, nel mese di gennaio del presente anno, in presenza di temperature primaverili, per le strade di Roma e Milano in particolare e nei pressi delle stazioni ferroviarie aumentano le scene di disperazione di tanta gente che non ha più una casa per dormire e che bivacca chiedendo l’elemosina, e non parlo di immigrati, rifugiati o clandestini, ma di gente comune, che avendo perso il posto di lavoro o percependo una pensione da fame non sa come tirare avanti. Ma che importa, i media tutti, senza alcuna distinzione, non fanno altro che porre in evidenza le gesta del pifferaio fiorentino che, profittando della situazione prende contatto con Putin, magari raccomandato da Silvio Berlusconi, per qualche grosso affare non certo nell’interesse degli italiani, bensì nell’interesse di qualche multinazionale o di qualche azienda pubblica che ha interesse all’affare in prospettiva di facili guadagni a danno dei cittadini che non ce la fanno più a pagare le famose bollette di luce, gas ed acqua che sono diventate un incubo quotidiano. Ma un pensierino mio in relazione alla abilità dei toscani nell’arte del raggiro riceve quasi giornalmente ormai conferma. Non vi è trasmissione televisiva nella quale non compare un toscanaccio, sia essa leggera o seria o presunta tale che la fa da padrone.
Stranamente nel momento nel quale esplode Checco Zalone con la sua comicità naturale, si riscopre dopo tanti anni di dimenticatoio Panariello, guarda caso comico toscano caduto in disgrazia in tempi ormai lontani. Le balle di Renzi sono ormai diventate pane quotidiano ragione per la quale nessuno ci fa più caso, ma assistere alla trasmissione televisiva denominata Quinta Colonna condotta da Del Debbio nella quale i soliti ospiti in studio non fanno altro che litigare offendendosi reciprocamente, mentre la gente protagonista dei tanti collegamenti non fa altro che esprimere il proprio disagio per la vita che è costretta a condurre nelle periferie e non solo, è davvero troppo. Ma il conduttore, tra una pausa pubblicitaria e l’altra, si rende protagonista caritatevole nei confronti dei tanti derelitti che ospita, offrendo aiuto, ma non rivolgendosi alle istituzioni che sono le uniche responsabili del degrado nel quale vive la signora Enrichetta, ma agli italiani che per solidarietà non sono secondi a nessuno.
Ma vi è di più, una trasmissione impostata per difendere i cittadini vessati come è dimostrato nel corso della settimana dal titolo ”Dalla vostra parte” non deve essere caratterizzata dal protagonismo del suo conduttore che si permette di togliere l’audio alle piazze dove la gente protesta contro la performance a dir poco squallida di un certo Librandi, residuato Montiano che per difendere la maggioranza della quale fa parte racconta un sacco di frottole dando del populista a colui che appartenendo all’opposizione tenta di smascherare l’inganno o meglio la truffa perché di questo si tratta. Se la piazza che dovrebbe essere il sale della Democrazia protesta e dà del “buffone” a chi tenta di ingannare la gente, a questa bisogna dare ascolto e non a chi tenta di prenderla in giro.
Mai un intervento contro i politici i veri protagonisti del disastro insieme alla giurisdizione il cui pessimo funzionamento crea danni incalcolabili senza che gli autori dello stesso paghino mai. A tal proposito, e finisco, è normale che una giovane signora perda il marito in un incidente stradale avvenuto dieci anni fa e che una compagnia di assicurazioni, le Generali, condannata con sentenza provvisoriamente esecutiva, non paga il danno solo perché non condivide la sentenza e propone appello? Non è normale ma è consentito non da una legge ma dall’arroganza del potere propria di questi soggetti, gli unici insieme alle banche a godere di una ingiustificata protezione politica. Vi è un unico commento da fare al tutto. Che schifo!
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:55