
Per quanto Renzi si sforzi di sventolare un fantasiosa ripresa, è innegabile che nei consessi internazionali sappiano che è in atto un piano di demansionamento del sistema italiano. Un demansionamento che parte dal dimezzamento della classe dirigente, passa dalla falcidie della classe politica (grazie a leggi come la Severino) e si palesa con una nuova ondata di licenziamenti tra impiegati ed operai.
Infatti, nonostante Renzi, sono ripresi i licenziamenti sia nelle aziende nazionali che in quelle estere che operano sul territorio italiano. Il taglio di personale dovrebbe permettere di far registrare all’Istat duecentomila licenziamenti entro febbraio 2016: una cifra importante, facilmente raggiungibile se si sommano gli esuberi di Unicredit, di Michelin, della grande distribuzione alimentare e del siderurgico. Poi ovunque un po’ di impiegati per strada. Il problema è che la crescita dell'Eurozona resta lenta. Soprattutto pare che l’Italia sia stata sopravvalutata per aiutare la stabilizzazione del governo Renzi. Ora viene presentato il conto, ed è di quelli che si devono pagare. Anche perché è più pratico licenziare che cercare di mantenere le postazioni lavorative.
Un nodo difficilissimo da sbrogliare, anche perché nessun politico o alto dirigente s’azzarda anche solo a pensare d’inserire dei disoccupati nel sistema lavorativo. Infatti, in attesa che la raccomandazione venga inquadrata come fattispecie di reato, la classe dirigente italiana comunque rischia d’essere accusata di clientelismo e voto di scambio: ergo nessuno s’azzarda più anche solo a segnalare gente che ha davvero bisogno di lavorare.
Di fatto il “Movimento Cinque Stelle” è uno dei più attenti, presidia il territorio in modo da intercettare ogni nuova assunzione, e perché dietro ogni assunzione potrebbe annidarsi una raccomandazione. Così nessun imprenditore privato assume, limitandosi a regolarizzare chi già godeva d’un contratto a tempo determinato. Difficile è anche che nelle aziende private si possano in futuro assumere parenti e figli di dipendenti, infatti è allo studio una proposta che vieti a qualsivoglia azienda d’assumere parenti di lavoratori già contrattualizzati: la norma è già da tempo in vigore nelle cosiddette privatizzate, come Eni, Enel e municipalizzate varie. Per la classe dirigente presto sarà anche sconsigliato convocare gli aspiranti per il colloqui di lavoro: infatti si sta consolidando anche il Italia il costume di far valutare i candidati dalle cosiddette agenzie per l’impiego, in modo che le assunzioni avvengano nel più asettico dei modi anche nella più piccola azienda. Per società private oltre un certo numero di dipendenti sarà presto previsto un concorso, certamente con tempi più celeri di quelli in uso nel pubblico impiego.
Di fatto vengono quotidianamente calate nel tessuto italiano norme ed abitudini nord europee, che incidono non poco sulla struttura sociale del Paese. L’intento parrebbe quello di creare una sorta di cielo grigio sopra l’Italia. Quell’aria di seriosità che crea rapporti asettici nel mondo del lavoro e di scarsa empatia e partecipazione in politica. L’obiettivo è soprattutto quest’ultima che, secondo i soloni del Bilderberg amici di Casaleggio, dovrebbe avere sempre meno rapporti con la cosiddetta base consensuale. Questo avverrebbe preconfezionando una classe dirigente da non sottoporre al popolo, ma a cui si fa semplicemente fare una passerella in rete, su internet. Questo cambiamento culturale imposto dall’alto e dall’estero, secondo i soliti soloni, dovrebbe nel tempo “elevare l’animo degli italiani, ancora troppo soggiogati dal primitivo rapporto personale con i candidati, con i comizi e con le strette di mano”.
Insomma una politica per pochi, non eletti, ma graditi. Una classe dirigente selezionata da una sorta di eugenetica messa a punto dal “padroni del mondo”. In ultima analisi i colletti bianchi verrebbero assunti tra banche, giornali e ministeri a patto che la loro vita privata venga consegnata alla rete, ai controllori delle vite altrui. Si sta profilando una sorta di casta cibernetica che, si spera nel medio lungo periodo, dovrebbe mettere ai margini miliardi di non graditi.
Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 15:16