Incapaci di reagire

Ma che popolo di m... è diventato mai quello che un tempo (ormai lontano) veniva additato come esempio di genialità e grandezza, se il pifferaio fiorentino (non eletto) che con le solite ciance si permette di disattendere le sentenze della Corte Costituzionale e non solo, minacciando addirittura di imporre una tassa per salvare la Grecia.

A dire la verità, coloro che risiedono ed abitano in Italia non sono più gli italiani del Risorgimento o quelli della Prima guerra mondiale, che combattevano sul Carso orgogliosi di morire pur di difendere la Patria. Sono purtroppo quelli che hanno ereditato dalla Resistenza tanto celebrata il 25 aprile solo l’odio di classe che ha contrapposto le classi operaie a coloro che dopo la fine della Seconda guerra mondiale - aiutati dal Piano Marshall - hanno creato ricchezza e progresso salvando il Paese dall’influenza sovietica di Stalin e Lenin, alla quale appartenevano Togliatti e compagni.

A distanza di quasi settant’anni nulla è cambiato se non la crisi della democrazia rappresentativa che ha portato, complice Silvio Berlusconi con i suoi errori, Renzi al potere, in presenza di una Europa che è solo unita burocraticamente ma non politicamente, e che si presenta nei salotti di Bruxelles con il capo chino se non addirittura in ginocchio. Eppure, nonostante le recenti esibizioni dell’ex Cavaliere che, svegliatosi dal letargo, cerca di ridare entusiasmo e speranza a quegli italiani che, non sopportando l’arroganza renziana, non vanno più a votare o se votano esprimono la loro preferenza per Beppe Grillo, che cavalca il disagio e la protesta, o per Salvini che conduce una battaglia contro la selvaggia immigrazione, o per la Meloni che è rimasta quella che è sempre stata, una patriota, certamente non per Passera, ultimo residuato bellico della truppa montiana, la situazione non cambierà in quanto Renzi - come sostiene Pansa - ha capito tutto ed altri non è che un dittatorello.

Ma oggi, passato il derby della Capitale, che nulla ha più dello spettacolo sportivo per il quale si spendono centinaia di milioni di euro, essendo ormai diventato teatro di scontro non tra due tifoserie ma tra delinquenti che portano negli stadi e fuori da essi armi proprie ed improprie con il fine di distruggere il nemico, l’attenzione di tutti e dei politici in particolare ha come obiettivo non tanto la cura degli interessi dei cittadini, neanche di quelli malati di Sla che si vedono tagliata la corrente elettrica per il mancato pagamento di una bolletta, ma la cura dei propri, non essendo soddisfatti ancora della situazione economica e dei privilegi acquisiti.

A tal proposito, perché non si censurano quelle pronunce della Corte Costituzionale che stabiliscono che i diritti acquisiti compresi quelli vantati da deputati, senatori, consiglieri regionali presenti in Parlamento o nei Consigli regionali, sì e no qualche giorno, senza aver versato contributi adeguati alla prestazione previdenziale, mentre è lecito censurare quelle sentenze che obbligano lo Stato a corrispondere ai pensionati (non quelli d’oro) i soldi sottratti per un doloso comportamento del Governo? Et de hoc satis, l’Italia è proprio un Paese di m... abitato da un popolo di m..., incapace di reagire!

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 15:11