Nuovo Centrodestra:   Local tax, prova del 9

Il super ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha annunciato che sulla casa sarà riproposta la “Local Tax”. Gli inglesismi del Governo spopolano, dunque, e il Nuovo Centrodestra potrà avere l’occasione di dimostrare agli elettori la sua coerenza, la sua diversità da Matteo Renzi, la sua appartenenza politica e, soprattutto, la sua forza nel difendere le ragioni della gente che li ha portati in Parlamento.

Va da sé, infatti, che Angelino Alfano e compagnia cantante, militando da sempre nel centrodestra, sostennero a spada tratta e con convinzione l’abolizione dell’Ici sulla prima casa ai tempi di Silvio Berlusconi. Anzi, a dirla tutta, allora ne fecero una questione di principio e di giustizia morale ed economica, raccogliendo per questo una valanga di voti che portò al successo tutto il Popolo della Libertà. Dunque, quale migliore occasione per farne adesso una questione sostanziale sulla quale battersi, farsi valere e dimostrare che in qualche modo esistono? Insomma, una prova del nove che, se fosse bucata dal Ncd, cancellerebbe ogni dubbio sulla natura della presenza al Governo. Come se non bastasse, le tasse sulla casa hanno distrutto e rovinato un segmento trainante della nostra economia, generando disoccupazione, rabbia e crollo delle compravendite. Per Alfano e company, dunque, si aprirà un terreno fertile di difesa non solo del settore edilizio, ma di milioni di piccoli proprietari e di famiglie che hanno investito sul mattone  a tutela dei risparmi e del futuro.

La Tasi sulla prima casa è stata una vergogna sociale, morale, economica e fiscale. Una tassa patrimoniale al limite del costituzionale, per garantire un vitalizio all’erario sulla pelle della gente e dei contribuenti, insomma un “italian job”, per usare gli inglesismi che tanto piacciono al Governo. Inoltre, in molte grandi città, contemporaneamente alla Tasi e disgiuntamente dal provvedimento di riforma del catasto, sono state aggiornate le rendite immobiliari portandole alle stelle. Il risultato di questa operazione demenziale è stato non solo una valanga di ricorsi e di liti pendenti, che con tutta probabilità lo Stato perderà, ma l’inasprimento della rabbia e della sfiducia fra amministrazione e contribuenti; insomma, un delirio fiscale tutto italiano.

È difficile spiegare agli stranieri, anche a quelli esperti del settore, come funzionino le tasse sulla casa nel nostro Paese. La loro reazione è di incredulità e di stupore, in buona sostanza fanno fatica a credere a tanta assurdità, così come alla tanta sopportazione da parte della gente. Un groviglio infernale di estorsioni, adempimenti, calcoli e tabelle che già solo a spiegarle viene rabbia e indignazione, insomma uno scempio che deve essere cancellato e riscritto una volta per tutte. Proprio per questo aspettiamo al varco la “Local Tax” e lanciamo un appello, perché vorremmo che ad aspettare insieme a noi ci siano, non solo tutti i costruttori, le associazioni di categoria, quelle dei consumatori e degli operatori di mercato, ma anche un gruppo di esperti giuristi che vigili davvero sull’applicabilità ed equità delle eventuali nuove normative. È ora di dire basta al massacro fiscale della casa, basta ad obbligare la gente a passare un vitalizio allo Stato solo perché si è potuto comprare o si è ereditato un appartamento; basta sottrarre soldi che, oltretutto, se restassero ai cittadini, finirebbero in maggiori consumi e più elevati scambi commerciali.

E per finire, come ciliegina di questa assurdità, c’è il fatto che l’enormità del gettito immobiliare, anziché trasferirsi ai cittadini in servizi e qualità, serve solo a tappare i buchi degli scandali, degli sperperi e dei debiti che l’onestà della politica da anni ci regala. Quindi, cari signori del Nuovo Centrodestra, siamo al “redde rationem”. Aspettiamo di vedere quanti Riccardo Cuor di Leone ci siano in voi e, se è vero che le leve del Governo sono vostre, è vero anche che quelle del voto, quando sarà, saranno nostre! A buon intenditor, poche parole.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:21