Il comodato d’uso dei tiggì di Mediaset

Ci avete fatto caso, da qualche settimana a questa parte i telegiornli targati Mediaset non fanno altro che parlare delle gesta di Matteo Renzi, accompagnando i commenti con le immagini prolungate del pifferaio fiorentino in tutte le pose.

All’opposizione, della quale dovrebbe far parte Forza Italia, qualche commento larvato fatto da quel personaggio dal viso non molto rassicurante che corrisponde al nome di Giovanni Toti, consigliere politico del partito azzurro, e raramente da Renato Brunetta, che tenta in ogni modo di ricordare a Renzi che viola quotidianamente la Costituzione con la decretazione di urgenza che è solo una possibilità residuale data al Governo di legiferare.

Da giurista ho la certezza che le reti Mediaset, per quanto riguarda l’informazione, siano state date in comodato d’uso al segretario del Partito Democratico. L’informazione pubblica deve essere equilibrata e per far rispettare tale equilibrio vi è una Autorità di controllo che ovviamente non interviene e tace al contrario di quanto avveniva ai tempi nei quali Berlusconi ed il suo Governo cercavano di tranquillizzare gli italiani rendendosi promotori di provvedimenti utili ai cittadini che ovviamente nessuno ricorda, primo fra tutti quello che aveva abolito l’odiosa tassa sulla prima casa: l’Ici. Oggi che la medesima tassa è stata ripristinata sotto mentite spoglie e che si chiama Imu tutti tacciono e per dare l’ennesima stangata a chi tenta di lavorare e produrre ricchezza ecco che il Governo con decreto disciplina l’odiosa tassa sui terreni agricoli, falcidiando così la produzione agricola che ancora rappresenta il fiore all’occhiello del made in Italy.

Che faranno i produttori di olio d’oliva ed i viticoltori, protesteranno come ormai protestano da tempo inascoltati o si schiereranno con il leghista Salvini, allo stato l’unico politico che sappia interpretare la protesta del popolo sovrano indossando la felpa con la scritta “Renzi a casa”? Lo vedremo nei prossimi giorni, nella speranza che Silvio Berlusconi da padre nobile del partito che per venti anni ha rappresentato l’unica ancora di salvezza dallo statalismo della sinistra (che oggi grazie ai tanti errori commessi ed ai complotti organizzati nel 2011 si è impadronita dell’Italia) si risvegli dal torpore.

Ma non c'è più tempo da perdere se non vogliamo abbandonare il nostro Bel paese all’invasione dei barbari che in occasione di una partita di calcio hanno devastato piazza di Spagna e nonostante tutto sono stati accompagnati allo stadio per assistere allo spettacolo calcistico, invece di trattenerli in una camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima e dopo la condanna in carcere ad espiare una pena esemplare. Viceversa, dopo la condanna sono stati spediti in Olanda con buona pace del ministro dell’Interno che si vanterà di aver assicurato l’ordine pubblico evitando conseguenze peggiori. Nel mentre i nostri due marò, da tre anni trattenuti in India ingiustamente, invocano, fedeli al giuramento fatto, l’intervento dello Stato Italiano; intervento che non ha ancora prodotto alcun risultato.

Ma oggi su tutti i quotidiani, anche quelli vicini al centrodestra, viene diffusa un’altra notizia, ovviamente riferita questa volta al Parlamento, che riguarda la responsabilità dei giudici. Ma tutti si guardano bene di porre in evidenza che trattasi sempre di responsabilità indiretta e che le modalità previste nella legge sono tali da escludere (tranne casi eccezionali) la “responsabilità”. Nei casi di errori eclatanti (e sono all’ordine del giorno) a pagare è sempre “Pantalone” (cioè noi), salvo la possibilità remota di rivalersi da parte dello Stato sul magistrato colpevole. Tutte ciance inutili che servono per ingannare la gente che, contrariamente a quanto profetizzano i sondaggisti profumatamente pagati, prima o poi reagirà!

 

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:29