Le continue balle   del Governo Renzi

Balle, solo balle, questo hanno ascoltato gli italiani per bene che ragionano e lavorano. Da qualunque punto di osservazione si voglia esaminare e valutare il comportamento del pifferaio fiorentino (a proposito, il primo a definirlo tale è stato il sottoscritto non certamente Scalfari che evidentemente ha letto un qualche mio scritto o avrà visitato Facebook). Ma il problema serio non è tanto Renzi quanto il popolo italiano, che disperato, disilluso ed inerme si lascia trascinare dagli atteggiamenti dinamici di un giovane che vorrebbe cambiare le cose ma che non sa come fare.

Tutto ciò può essere verificato da quanto è accaduto in questi ultimi giorni con la nomina della Mogherini a commissario europeo con delega agli Affari esteri, nomina che ha esaltato i renziani attribuendo al loro capo una vittoria insperata. Se non che occorre leggere i giornali tedeschi od inglesi per rendersi conto della estrema residualità dell’evento se confrontato con le nomine importanti riferite alla economia di pertinenza tedesca e polacca, in quanto il PPE, la fa sempre da padrone. In queste ore molti si chiedono se la Merkel, la nemica giurata, voglia o meno commissariare l’Italia, opponendosi decisamente alle politiche di sviluppo, sostenute da Draghi e quindi dalla Bce.

Se non che si è appreso che è stato Draghi a telefonare alla cancelliera tedesca e non viceversa, a dimostrazione che comunque è sempre la Germania a farla da padrona. Questo in campo internazionale o meglio europeo, perché in altri Paesi del Globo l’Italia così come è rappresentata dal 2011 in poi, non ha alcun peso decisionale, anzi viene trattata a livello di un paese del Terzo Mondo, se solo si faccia riferimento alla davvero triste e concertante vicenda dei marò trattenuti in un Paese tribale da circa tre anni in modo illegittimo. Leggo su tutti i quotidiani che la frase pronunciata dalla figlia dell’eroico Latorre colpito da ischemia cerebrale, che ha qualificato “Paese di merda” l’Italia che non sa tutelare i suoi cittadini e servitori dello Stato, è stata definita “pesante”.

Forse lo è stata sotto il profilo lessicale ma coglie nel segno anche alla luce degli ultimi avvenimenti con riferimento alle quotidiane performances di Renzi, che chiede di pazientare mille giorni per valutare il risultato della sua opera innovatrice. Arriveremo pertanto al 2017, chiedendoci se ce la faremo a superare i giorni ed i mesi di angoscia e preoccupazione per non essere stati in grado di pagare le imposte e le tasse che ci assillano quotidianamente non che le bollette di luce, gas e telefono. Ma, scaduto il termine fissato per la campagna acquisti e cessioni i media si scatenano nell’esaminare la situazione delle squadre di calcio per portare a conoscenza dei tifosi le strategie che con le novità i vari allenatori adotteranno per fale rendere al meglio.

L’ammortizzatore sociale, per la gioia e tranquillità di Renzi, funziona ancora, ragione per la quale il Popolo non si chiede più perché il pifferaio Fiorentino riveste la carica di Presidente del Consiglio senza investitura popolare, così come è accaduto nell’ormai fatidico novembre 2011, quando re Giorgio, complice Berlusconi, consigliato dai suoi stretti e non tanto fidati collaboratori ci regalò mister Monti con le conseguenze disastrose che conosciamo. I commentatori politici che vanno per la maggiore replicano sostenendo che Renzi ha ricevuto l’investitura popolare con il successo ottenuto alle elezioni Europee, in quanto segretario del Pd. Tale giustificazione vale per il popolo ovviamente ignorante dei principi costituzionali tutt’ora vigenti, non per quella parte di cittadini che non intendono essere gabbati.

Ciò detto, mi spiace constatarlo, ma la mia onestà intellettuale me lo impone, in questo momento sembrano più equilibrati i telegiornali della sempre più famelica televisione di Stato, che quelli Mediaset, se è vero come è vero che a tutte le ore certificano con immagini e commenti diffusi le gesta del pifferaio fiorentino, lasciando trenta secondi al massimo al solito Toti per introdurre un qualche labile argomento che sappia di opposizione. Evidentemente l’abbraccio mortale tra Berlusconi e Renzi sta dando i suoi frutti, forse positivi per la famiglia e le aziende dell’ex Cavaliere, non certo per gli italiani quelli veri che aderendo all’invito di Antonio Martino, vogliono rivoltare l’Italia.

 

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:13