Pd, la vittoria degli 80 euro

Ebbene sì, Matteo Renzi ha fatto il pieno, non il Pd del quale è segretario. Mi spiego, Il Pd ha ottenuto dagli italiani che sono andati a votare un risultato neanche immaginato ed immaginabile prima del voto, e tutto ciò va ascritto all'indubbia capacità di comunicatore del giovane imbonitore fiorentino che, nei venti giorni anteriori al 25 maggio, ha occupato giornalmente gli spazi radiofonici e televisivi che tutte le reti (anche quelle berlusconiane) gli hanno messo a disposizione.

Se a questo si aggiunge la davvero disarmante ed inconsistente campagna elettorale dei competitori, si ha netta la sensazione che gli italiani - che non hanno più nel loro Dna, come i francesi, l’amor Patrio e l’orgoglio nazionale (con particolare riferimento a quei dipendenti pubblici che attendono a fine maggio di vedere nella busta paga i famosi 80 euro) - hanno pensato di affidarsi al giovane Renzi, anziché al buffone Grillo, non credendo più come prima alla leadership di Silvio Berlusconi, messo ormai all’angolo dalla persecuzione giudiziaria della quale è stato vittima. Risorge la Lega Nord, perché il giovane Matteo Salvini ha interpretato meglio degli altri l’euroscetticismo e la tragedia tutta italiana dell’immigrazione clandestina. Il resto degli italiani è rimasto a casa, e non perché non crede alla politica che è il sale della democrazia, ma perché ha avuto la sensazione, dopo quattro anni di sospensione democratica, dell’inutilità del voto. Gravissimo errore di cui la gente si renderà conto nei prossimi giorni, quando sarà chiamata a pagare imposte, tasse e balzelli vari. Dopo la vittoria per Renzi ed il Pd - che bisogna ricordare non è composto solo dalle belle donne schierate in tutte le circoscrizioni delle Europee, ma dai Bersani, Epifani, Civati, Cuperlo, D’Alema e Bindi - occorrerà mantenere le promesse fatte.

Staremo a vedere e nel frattempo, scomparsa Scelta Civica e scomparso il Centro Democratico del traditore Mauro, partiti sostenitori del Governo insieme all’Ncd, Renzi, entusiasmato dal successo elettorale, penserà ancora di giovarsi del supporto elettorale di questi partitini o, come penso, se non riuscirà ad approvare le riforme istituzionali promesse e concordate con Berlusconi, deciderà di chiedere agli italiani (approvata la nuova legge elettorale) di poter governare senza condizionamenti. Un voto tipo quello invocato sempre da Berlusconi, che avrebbe voluto governare senza il condizionamento di Casini, Fini e compagnia varia. Sono certo che Renzi, ottenuto l’inaspettato successo nelle proporzioni, proprio perché ha rottamato i vecchi protagonisti dell’apparato sostituendoli con persone giovani e non ideologicamente schierate, voglia dar luogo ad una nuova stagione nella quale il riformismo sia quello vero e non quello sventolato dai vecchi cattocomunisti che difficilmente si arrenderanno. Per il resto vi è un dato che lascia l’amaro in bocca, il non superamento della soglia del 4% di Fratelli d’Italia della giovane Giorgia Meloni (nella foto) ed il simpatico Guido Crosetto. La presenza di La Russa, Alemanno e di qualche altro ha danneggiato il partito, specie nella città di Milano dove i cittadini conoscono le vicende della famiglia La Russa nel crack di Fondiaria-Sai, e nella città di Roma dove Alemanno non ha lasciato un buon ricordo (anche se il suo successore Marino lo sta superando, lasciando l'Urbe nel degrado).

Viceversa, il Nuovo Centrodestra di Alfano, Formigoni e compagnia varia, ha superato la soglia grazie all’apporto del sempiterno democristiano Casini che ha convinto il manipolo di suoi affezionati a votare per il partito del traditori. Peccato, perché non meritavano neanche lo zero per cento. Infine Forza Italia, così come è ridotta, senza l’apporto completo del suo leader, senza poter nemmeno commentare il risultato elettorale ha, nonostante lo tsunami renziano, retto all’urto. Ma quanti errori Cavaliere nelle scelte, errori che si ripetono purtroppo, come immagino si ripeterà l’errore di credere nella riforma della Giustizia, promessa da Renzi, ma guidata dall’Anm.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:04