
Un imprenditore mi ha fatto questa domanda: “Ma l’Italia, la nostra bella Italia, è lo stesso Paese dove per quarant’anni ho lavorato giorno e notte per assicurare non solo ai miei figli ma anche ad un centinaio di dipendenti il benessere, fiero con loro per essermi fatto apprezzare nel mondo? A me sembra di no e dal sogno sono piombato in un incubo dal quale difficilmente uscirò”. La mia risposta, preceduta ovviamente dall’invito a non farsi prendere dalla depressione, non poteva che essere la seguente: “Il tempo da lei trascorso negli anni passati è stato contrassegnato dall’equilibrio tra i poteri dello Stato, equilibrio oggi non più esistente; se la politica, il sale della Democrazia, è dominata da personaggi il cui livello culturale è tale da far addirittura rimpiangere coloro che negli anni del triste compromesso storico governavano l’Italia. I personaggi attuali sono tanti da non doverli ricordare, in quanto dànno dimostrazione quotidiana facendo a gara tra loro del loro infimo livello, sociale e morale. Non c’è settore delle istituzioni che si salva dal degrado, a cominciare dal Parlamento, per proseguire con il Governo, e da ultimo con la Magistratura, davvero disastrata e tale da non consentire più la tutela dei diritti dei cittadini”.
In queste ore la gran parte dei quotidiani nazionali, nel porre in evidenza le bravate dell’imbonitore Matteo Renzi (con particolare riferimento all’obolo degli ottanta euro), non fanno altro che assumere le difese del Presidente della Repubblica Napolitano, che nulla sapeva del complotto organizzato ai danni dell’Italia da parte di Germania e Francia. Un complotto di cui non parla solo il giornalista americano Alan Friedman, ma anche l’ex ministro del Tesoro americano, Tim Geithner. Ma chi è il signor Geithner per i mestieranti della politica italiana? Nessuno. Ragione per la quale Angelino Alfano, creatura tanto amata dal Cavaliere e attuale ministro dell’Interno, intervistato in una trasmissione televisiva ha affermato che Berlusconi si è dimesso nel novembre del 2011 a causa del volere di cinque o sei deputati molto vicini a Berlusconi e perché era venuta meno la maggioranza in sede di approvazione del rendiconto trimestrale (dopo la famosa lettera della Commissione Europea), avallando così la dichiarazione di Re Giorgio, che per proclama dell’Unità “ha sbugiardato Berlusconi”.
Quasi dimenticavo che Alfano ha anche invitato Geithner a spiegare meglio i termini del complotto ed il motivo che lo avrebbe indotto a svelarlo. Ma davvero questo squallido personaggio pensa che tutti i politici, ivi compreso Geithner, siano del suo stesso infimo livello a tal punto da dover spiegare ciò che lo stesso Geithner ha scritto nel suo libro (“Stress Test. Riflessioni sulla crisi finanziaria”)? Berlusconi parla da un po’ di tempo di colpi di Stato, riferendosi ai Governi nati per volere di Napolitano e non per designazione del Popolo sovrano, manifestando una realtà che è sotto gli occhi di tutti; realtà certamente triste che ha indotto la maggioranza del popolo italiano ad astenersi dal voto. Ma Berlusconi ha ancora dalla sua parte il popolo italiano che, nonostante sia frastornato dalle pagliacciate grilline, lo sosterrà anche questa volta, avendo avuto la prova provata (checché ne pensi il traditore Alfano) del complotto ordito contro di lui. Proprio lui che in Europa voleva tutelare gli interessi degli italiani a differenza di coloro che avevano un solo intento: il fallimento del Paese più intraprendente del mondo per storia artistica e culturale.
Nonostante il palese stato di degrado e confusione nel quale versa la Magistratura, gli italiani certamente reagiranno, essendo veramente stufi dei balletti della politica, i cui protagonisti danno giornalmente dimostrazione di inefficienza e malaffare.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:08