Il vecchio che avanza: il tecnocrate Passera

Nel mentre i marò abbandonati al loro destino aspettano di essere processati da un Paese tribale, invocando a gran voce un permesso sia pure temporaneo di tornare a casa, l’imbonitore Renzi si appresta a ricevere mister Obama in pompa magna, sbandierando ai quattro venti che l’Italia non è seconda a nessuno, ma evitando di descrivere una realtà che nulla ha a che vedere con i suoi proclami.

Se Squinzi si trova d’accordo una volta tanto con la Camusso, un motivo ci deve essere. Renzi, una volta assicurata ai dipendenti statali la possibilità di mangiare una pizza al mese, pensa di aver risolto ogni problema, ma ignora (o meglio, fa finta di ignorare) che il ceto medio - quel ceto che per tanti anni ha costituito la spina dorsale dell’Italia, in gran parte è rappresentato dal lavoro autonomo, gestito da professionisti, imprenditori piccoli, commercianti e artigiani – nemmeno quella misera pizza potrà mangiare, in quanto massacrati da un Fisco ingiusto e dannoso.

Se un lavoratore autonomo deve lavorare sei mesi all’anno per pagare imposte, tasse e balzelli vari, come può immaginarsi che vi possa essere una ripresa, sia pur minima? Si osserva che qualche segnale di ripresa c’è, con riferimento a quelle industrie che producono beni e servizi utili all’estero, ma il prodotto interno lordo può avere variazioni positive solo se il consumo interno aumenta. Non è necessario spodestare economisti o tecnocrati quali Monti, Passera, Montezemolo o Padoan e tanti altri per capire un concetto la cui semplicità sta nei numeri. Eppure i media, tranne casi eccezionali, continuano a produrre talk-show nei quali vengono ospitati, insieme a giornalisti prezzolati, i soliti personaggi. Adesso è il momento del signor Corrado Passera che ha bisogno di un po’ di pubblicità per il movimento da lui creato e che vuol far diventare addirittura un partito - dal nome a dir la verità strano e ambiguo: “Italia Unica”. Che cosa vuol dire, “lo apprenderemo nei prossimi giorni”? Tutto ciò che c’era da sapere sul suo conto lo sappiamo per averlo visto all’opera durante il disastroso Governo Monti. Sappiamo che il signor Passera è un tecnocrate per tanto tempo impegnato nel mondo bancario e che, proprio per le sue tendenze, dovrebbe rappresentare il vecchio e non il nuovo del quale si vanta Renzi. Perché ci si meraviglia del successo in Francia della signora Le Pen? Stamane (ieri, ndr) tutti i quotidiani, nel dare la notizia, erano preoccupati più del presunto pericolo che rappresenterebbe l’estrema destra francese per il fragile sistema europeo che degli insuccessi politici dei tradizionali avversari politici, socialisti in testa.

Ma noi italiani che dobbiamo assistere alle gesta della Le Pen non siamo in grado di esprimere una classe politica che ci faccia riscoprire l’orgoglio nazionale che ci deriva dalla tradizione, e dobbiamo assistere alle performance del chierichetto Alfano che si appresta, per non scomparire dalla scena politica, ad allearsi con un altro residuo democristiano pronto a tutto: Pier Ferdinando Casini. E ci si meraviglia se Beppe Grillo con le sue pagliacciate acquista consenso presso un popolo inerme e disilluso. Temo che se ci faranno votare quel consenso aumenterà, perché la gente è stanca e non solo dell’Euro (nato molto male per gli italiani ma benissimo per i tedeschi).

Infine, nel mentre l’Europa reagisce a modo suo contro l’immigrazione per la maggior parte clandestina, l’Italia è costretta all’accoglienza di soggetti senz’altro disperati ma che finiscono per strada a chiedere l’elemosina, quando non commettono reati. Io che sono una persona sensibile, di questi negretti ne ho almeno una decina al seguito nel tragitto che percorro giornalmente tra lo studio e gli uffici giudiziari, pronunciando la seguente frase: “Papi ho fame”. Ma non basta, gli italiani ormai allo stremo debbono provvedere attraverso i giornalieri richiami alla solidarietà alla salvaguardia del patrimonio artistico ambientale (Fai), come se i disastri continui di Pompei sono attribuibili alla responsabilità degli stessi e non alla grave responsabilità di chi ci governa. Aiuto, davvero aiuto!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:08