Befera

Che cosa dichiara il burocrate Befera sull’evasione fiscale? “È contro la Democrazia”. Siamo d’accordo, ma si è chiesto o fa finta di non saperlo dove si annida quella vera, non quella dei tanti imprenditori o delle tante partite Iva che per far fronte ai numerosissimi ed insopportabili balzelli che affliggono gli italiani sono costretti ad evadere per continuare a vivere.

Si è chiesto se le banche che sono imbottite di soldi erogati dalla Bce al tasso minimo dello 0,25% sono disponibili a finanziare non solo le imprese ma gli imprenditori e persone fisiche ad un tasso equo e non vicino alla soglia di usura se non in alcuni casi al di sopra, per favorire la crescita ed il lavoro. È facile fare proclami come li fa Renzi, novello vincitore delle Primarie che avrebbero distrutto l’apparato catto-comunista, ed al contempo adagiarsi di fronte ai voleri del Monarca Napolitano che si erge a costituzionalista nell’interpretare il dispositivo di una sentenza che in ogni caso dichiara illegittimo il premio di maggioranza che ha consentito l’elezione di oltre centocinquanta deputati che il Popolo, si fa per dire sovrano, non sa neanche chi siano.

Il 16 dicembre, quanti italiani saranno in condizione di versare il saldo dell’Imu sulle seconde case, con la preoccupazione di versare il successivo 16 gennaio la percentuale dell’Imu sulla prima casa? Ma chi è Befera per dare lezioni di democrazia se questo concetto è stato violato negli ultimi due anni da chi doveva rispettarlo per dettato costituzionale. Si è rispettata la democrazia con il cosiddetto Governo tecnico, guidato da Monti, nominato senatore a vita prima del conferimento dell’incarico? Si è rispettata la democrazia conferendo il secondo mandato a Napolitano, pregato addirittura in ginocchio perché accettasse la povera e scomoda poltrona?

Si è rispettata la democrazia imponendo agli italiani il Governo Letta composto dall’alleanza solo formale tra due partiti la cui ideologia ed i cui programmi erano e sono conflittuali e costretto a vivere dopo il solito tradimento ai danni di Berlusconi, che non si è stancato di commettere errori fatali, e che nonostante il neo-segretario del Pd che ha trascinato nell’entusiasmo signore perbene, stanche di assistere alle solite pagliacciate, nella speranza del rinnovamento, abbia promesso la rottamazione, continua a far danno ed a provocare rivolte e suicidi, per responsabilità solo colposa, non se ne abbia a male anche da Befera e compagnia varia. Siamo in una democrazia compiuta e forte se a distanza di due anni i nostri marò sono ancora in India in balia di una giurisdizione tribale e se i tifosi laziali per quanto agitati si trovano in Polonia, a Varsavia, in ceppi, in attesa di essere giudicati da magistrati i cui connotati fino a qualche tempo fa non erano proprio rassicuranti?

Ma l’Italia non è più quel grande Paese che ha insegnato civiltà e benessere a tutti quei popoli che, schiavi di una tirannia che non ha precedenti nella storia del mondo, cercano di acquisire credibilità grazie ad un’Europa solo monetaria guidata dalla Germania che vuole sottomettere il mondo, sbandierando serietà e rigore. Infine, consentitemi di fare una domanda. Gli italiani sono sempre quelli che negli anni Cinquanta e Sessanta venivano dai popoli anglosassoni, con particolare riferimento al sesso femminile, ricercati per ottenere amore e sesso che i loro connazionali non sapevano offrire. Penso proprio di no. Al contrario si sono adeguati allo squallore economico e sociale di germanica tradizione. Per nostra fortuna l’Italia è sempre il Paese più bello del mondo per cui non mancheranno mai i visitatori stranieri per la gioia dei burocrati tipo Befera che, compensato in modo scandaloso, tutelerà la democrazia!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:46