
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che, accogliendo l’eccezione di incostituzionalità del “Porcellum”, ha decretato la fine di un sistema di voto davvero vergognoso, abbiamo assistito ad un evento importante, le primarie del Pd, che hanno avuto due connotazioni di rilievo, l’elezione con percentuale bulgara di Matteo Renzi a segretario del partito catto-comunista e l’affluenza ai gazebo davvero massiccia.
Prima di questo evento, tanto per tranquillizzare tutti, vi è stata la dichiarazione di Napolitano che ha praticamente tolto ogni dubbio sulla legittimità del Parlamento eletto e di conseguenza sulla legittimità del Governo Letta da lui voluto, complice il nostro amato Cavaliere, speranzoso nelle doti diplomatiche di Gianni Letta, zio di Enrico. Facile per Napolitano rispondere agli scettici come me e tanti altri che si sono riservati di esprimere un parere motivato dopo la lettura delle motivazioni della sentenza; che il Parlamento sia legittimato nonostante la incostituzionalità del premio di maggioranza, come hanno affermato due insigni costituzionalisti, Zagrebelsky e Onida, per cui non è il caso più di discutere. Solo che i due giuristi da sempre appartengono alla stessa ideologia del Monarca.
Io sarei stato molto più prudente, ma il Re è sempre il Re e non può smentirsi neanche in questa occasione. Ho ricordato questo episodio per commentare le Primarie. Il giovane Renzi, caro generale Navarra che hai commentato in modo tanto chiaro quanto illuminate l’evento, da domani, se vuole dimostrare che tutto ciò che ha detto e promesso è vero dovrà senza indugio eliminare prima di tutto l’apparato, il che, conoscendo i tanti reduci del Pci e dei Ds, non sarà affatto facile, come non sarà facile portare, quando sarà, alle urne tutte quelle persone che lo hanno votato nella speranza non di reintrodurre nell’agone politico o istituzionale Prodi e compagnia, ma di un rinnovamento totale che faccia del Pd non la riedizione della Democrazia Cristiana di Sinistra, alla quale Renzi appartiene, ma un partito politico veramente socialdemocratico da contrapporsi in un sistema bipolare allo schieramento avversario di ispirazione liberale, come accade nei Paesi più Democratici del Mondo.
Sarà capace di fare tutto questo? Io non sono ottimista. Eppure il monarca Napolitano con la sua dichiarazione ha tranquillizzato il governo in carica e lo stesso Letta, appreso il risultato delle Primarie, nel mentre fa proseliti in Slovenia e Croazia, luoghi dove il sangue italiano è scorso a fiumi, si preoccupa di tranquillizzare tutti sulla certa intesa con il neo segretario. Ma come è possibile tutto questo se lo stesso giorno del voto delle primarie Renzi ha invocato la fine delle non più larghe intese, con il ritorno alle urne subito dopo l’approvazione di una nuova legge elettorale? È tutto ridicolo se non vivessimo nel dramma economico e sociale nel quale viviamo.
Io e la stragrande maggioranza degli italiani, in presenza di un partito forte di centrodestra che non abbia nel suo seno i ben noti mestieranti della politica, quali Alfano, Cicchitto, Lupi, Lorenzin Quagliariello, Formigoni e chi più ne ha più ne metta, per fortuna ormai lontani dal Cavaliere, non abbiamo perso la speranza di un ritorno trionfale ed entusiastico, al progresso economico e sociale che solo una ideologia, quella liberale, può assicurare. Pertanto ben vengano i circoli di Forza Italia ma ad una condizione, che siano guidati dai tanti giovani entusiasti e dotti che smettano una volta per sempre di chiamare la terra nella quale hanno avuto il privilegio di nascere, Paese, gridando orgogliosamente Italia! E non siano più i circoli di Dell’Utri o, peggio, di Previti.
Per fortuna di quest’ultimo si sono perse le tracce anzi si dice che abbia aderito al Nuovo Centro Destra di Alfano. Ogni tanto una buona notizia! E la magistratura italiana, attraverso la non più rinviabile riforma dell’ordinamento giudiziario, ancorata alla professionalità ed al merito, torni ad essere quella magistratura della quale il grande Calamandrei tesseva le doti e che era invidiata da tutto il mondo, primi fra tutti i regimi anglosassoni.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:46