
Caro Arturo, la tua classe ti impedisce spesso di trattare i politici italiani per quelli che sono. Tranne casi eccezionali, sono per la maggior parte mestieranti della politica, a ciò legittimati dal vecchio modo di fare politica, di democristiana memoria, ma con una differenza non di poco conto. Il vecchio democristiano sapeva mediare tra la tutela del suo interesse, prioritaria, e la tutela dell’interesse sia pur secondario del popolo, ma sempre esistente.
La neo ministra della Salute, signora Beatrice Lorenzin, che tu dici di conoscere sin da quando è nata Forza Italia, non mi ha affatto stupito quando ha scelto insieme agli altri mestieranti di tradire colui senza il quale sarebbe vissuta nell’anonimato, come tanti giovani certamente più dotti di lei che annaspano, pur in possesso di titoli eccezionali e costretti ad emigrare all’estero.
Tu con una mirabile lettera aperta inviata alla Lorenzin, lamentavi il davvero assurdo atteggiamento assunto contro il congresso del Pdl, giustificato dalla necessità di proseguire la disastrosa esperienza di Governo, in dissenso con colui che aveva creato un partito che predicava liberalismo, allentamento della pressione fiscale e libertà, principi molto cari ai così detti Moderati. Sempre cari a Berlusconi ma non più cari al suo ex delfino Alfano.
Se non che, caro Arturo, non ti ha sfiorato l’idea che Alfano, Lorenzin e gli altri hanno pensato bene di restare attaccati a quelle poltrone prestigiose, da loro solo sognate e conquistate per designazione di colui nei cui confronti avrebbero dovuto manifestare gratitudine. Altro che sacrificio per il bene dei moderati che grazie al loro comportamento sono incazzati e pronti alla ribellione.
Purtroppo non si riesce ad approvare La legge elettorale da tutti agognata, ragione per la quale saremo costretti a sopportare ancora per molto, non solo i rimbrotti quotidiani del Commissario Europeo, ai quali cerca di replicare con ridicole dichiarazioni Napolitano e sulla sua scia Enrico Letta, ma le continue prese in giro dei mestieranti della politica e del Governo che licenzia una Finanziaria pasticciata a tal punto che neanche i suoi artefici sanno spiegare i contenuti ed il senso del rigore preteso dall’Europa.
Caro Arturo, pensi davvero che i personaggi del livello di Alfano e della Lorenzin con una nuova legge elettorale qualsiasi abbiano alcuna chance di essere eletti, a meno che, c’è da aspettarselo, non ritornino all’ovile dal quale sono usciti, profittando delle solite debolezze del Cavaliere? Pensa che un democristiano quale è Formigoni, presente ormai in tutte le trasmissioni televisive, anche quelle targate Mediaset, con l’ipocrisia spocchiosa della quale è dotato, dichiara che il Governo deve andare avanti per il bene del Paese, ma che l’affetto per Berlusconi rimane immutato e che il Nuovo Centro Destra se si andasse alle elezioni tornerebbe ad allearsi con Forza Italia.
Che il Cavaliere abbia dato da un anno a questa parte l’impressione di scoramento e stanchezza, è una circostanza vera, ma che sia diventato improvvisamente cretino a tal punto da riaccogliere nl proprio seno tutti questi soggetti è davvero impensabile. Berlusconi ed il suo partito si organizzeranno in maniera tale da accogliere nel proprio ambito solo i personaggi credibili e leali e dall’elevato spessore culturale, non trascurando i tanti giovani dotti ed entusiasti, desiderosi di collaborare con chi sarà in grado di restituire al Paese più bello del mondo, l’Italia, la dignità e la sovranità perduta, per responsabilità esclusiva del mestieranti della politica, tecnocrati e burocrati, che mi auguro, un giorno, possano essere processati dal popolo italiano e non elevati alla carica di senatori a vita, per volontà di Napolitano o del Parlamento.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:45