
Ormai i sondaggi proliferano e i sondaggisti, assaporando il piatto prelibato dei guadagni, fanno a gara nel confrontarsi l’un l’altro sulle percentuali da prefisso telefonico che un giorno sono a favore del Pd e l’altro a favore del Pdl. Se vivessero la vita quotidiana dei cittadini italiani, i sondaggisti si accorgerebbero immediatamente dell’estremo disagio della popolazione a tal punto che più del 50% degli elettori allo stato sono estremamente scettici e disillusi al punto che sono intenzionati a non andare a votare. Si sente spessissimo pronunciare la seguente frase; “I politici sono una massa di ladroni che speculano sulle spalle della povera gente”. Un'altra frase che si sente sempre più spesso è quella che punta il dito sulle tasse insopportabili, le multe eccessive, le bollette esose e sul fatto che le banche non fanno più le banche, speculando sui titoli di stato e sulle partecipazioni azionarie.
In questo clima, come si fa a sostenere che il Pd, veleggia alla pari del Pdl che un giorno arretra e l’altro avanza, a seconda dei provvedimenti assunti dal Governo delle larghe intese. Gli italiani si chiedono, ma se i provvedimenti riguardano solo rinvii, a che cosa servono, e se per rinviare l’Imu e l’aumento dell’aliquota Iva il Governo sostenuto da entrambi i partiti, aumenta le tasse, aggravando la situazione economica e sociale, perché bisogna sostenerlo. Ovviamente il ragionamento è bipartisan, ma, sia chiaro, il popolo di centrodestra non sopporta più i tentennamenti del Silvio nazionale, così come il popolo di centrosinistra non sopporta di appoggiare un Governo voluto e sostenuto dal nemico giurato, Silvio Berlusconi. Forse la Ghisleri riesce ad essere un po’ più equilibrata e credibile quando sostiene che il Cavaliere ha perso ben 6 punti percentuali di consenso, proprio a causa dei suoi tentennamenti, determinati dall’asse Napolitano-Letta che un giorno sì e pure l’altro raccomandano prudenza e linearità.
Sia ben chiaro, gli italiani tutti non sopportano più queste strategie o giochetti di potere determinati certamente dal risultato elettorale, ma la Democrazia, quella regolamentata dalla Costituzione, non può essere interpretata nel modo con il quale si è consentito e si consente al Monarca Napolitano di dar vita a Governi, che il popolo italiano non ha legittimato con il voto. Leggo sui quotidiani che il Pdl si scioglierà in favore della vecchia Forza Italia, capeggiata dalla figlia maggiore di Berlusconi, che da imprenditrice valida e intelligente quale è ha provveduto a smentire la circostanza, come se in Italia vigesse ancora la discendenza dinastica, propria di una Monarchia morta e sepolta. Non si tratta di correre ai ripari cambiando il nome ad un partito che allo stato ha un solo leader, Silvio Berlusconi. Occorre viceversa fare in fretta per rinnovare la dirigenza del partito che non ha più bisogno dei mestieranti della politica che coltivano il proprio orticello elettorale pe godere dei tantissimi privilegi ai quali da tempo sono abituati a totale scapito della popolazione, che ormai, anche a livello di ceto medio non riesce a conciliare il pranzo con la cena. Gioventù bella, entusiasta e dotta che invece di espatriare per cercar fortuna deve costituire i nerbo della nuova politica ispirata al liberalismo, unico strumento costruttivo e di progresso economico e sociale, con un leader carismatico che allo stato non può essere che Berlusconi.
In ogni caso questo Governo non può durare, pena l’incazzatura degli italiani, che, di nuovo entusiasti, torneranno a votare per scegliere loro da chi essere governati. Perdere altro tempo vuol dire concedere a Befera e al suo nutrito staff di mietere altre vittime e ai catto comunisti di speculare sulla spesa pubblica che nessuno tocca, per le minacce dei sindacati, vera iattura e cancrena del nostro Paese. È mai possibile che non si riescano a recuperare undici miliardi dalla spesa improduttiva che costa all’Italia almeno il 10% della voragine di ottocento miliardi incrementata sempre di più dall’assistenzialismo catto comunista. Una vergogna insopportabile!
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:50