
Il Popolo Italiano, ormai stanco e disilluso, non sopporta più gli annunci in politichese puro da ogni parte provenienti, specie se provengono dai politici che fanno parte della Corte del Cavaliere. La Gente è sconcertata dalle dichiarazioni di Enrico Letta, nipote di Gianni, che dopo la firma del Decreto Legge che sospende il pagamento della rata di Giugno dell’odiata IMU, si affretta a precisare che trattasi di sospensione e non di cancellazione, dovendo la tassa essere rimodulata. A questa dichiarazione ne è immediatamente seguita un’altra con la quale si precisa che trattasi di un provvedimento assunto dal Governo e che Berlusconi non può cantare vittoria. Ovviamente da parte di un democristiano, vicino alla sinistra non ci si poteva aspettare altro.
Tanta gente, viceversa si è meravigliata per le dichiarazioni di Alfano, il quale ha avallato le dichiarazioni del Premier, precisando non solo che il Governo non ha nulla a che vedere con le vicende giudiziarie di Berlusconi, ma che di legge sulle intercettazioni è bene non parlarne, riguardante la discussione sul tema il Parlamento, non quello attuale ma quello che nascerà dalla prossima consultazione elettorale. Vi è davvero da rimanere allibiti, e nel mentre ci auguriamo che Berlusconi non le abbia avallate, penso sia il caso di intervenire nell’immediato per precisare il vero autentico pensiero del PDL, a dir la verità espresso con forza dal Prof. Brunetta che parla chiaro senza alcun timore di essere smentito. Sull’IMU, gli Italiani in grande maggioranza, la vogliono abolita e basta, e la promessa del Cavaliere è stata chiara e precisa in tal senso, ragione per la quale, se ciò non dovesse accadere, la vittoria ormai da tutti annunciata si trasformerebbe in una sonora sconfitta, non potendo gli Italiani perdonare al Cavaliere l’ennesima promessa mancata.
Il comunista Epifani, al solo pensiero che Berlusconi riesca nell’intento, sarebbe capace di richiamare in vita, Togliatti, Pajetta, Longo, invocando una nuova liberazione dall’odiato nemico. Quando gli opinionisti dei giornali di regime sostengono che, prima di ogni cosa il Governo si dovrebbe occuparsi della riforma elettorale, del lavoro e della collegata disoccupazione, tentano in tutti i modi di distogliere l’attenzione della gente dal problema dell’IMU, per far si che Berlusconi non possa cantare vittoria, appartenendo a quella schiera di Giornalisti che godono di lauti stipendi corrisposti da editori che da sempre hanno a cuore le fortune loro e delle Fondazioni bancarie delle quali sono soci con quote di capitale importanti. Ricordiamolo sempre, i poteri forti non molleranno facilmente la preda e condizioneranno o tenteranno di farlo, non solo l’attuale Governo, ma qual si voglia compagine governativa, che dovesse nascere in futuro. L’unico modo per evitarlo è che vi sia una forza politica Social Liberale che si preoccupi della gente, che non può morire di tasse o da vessazioni bancarie.
Tale Forza non può che essere rappresentata dal PDL, a condizione che il Cavaliere non si circondi di mestieranti della politica, che, per esercitare il Potere, usano quel linguaggio, il politichese che i cittadini italiani odiano. Questa precisazione è utile per ricordare che la legge sulle intercettazioni non è una legge ad personam, come sostengono da sempre gli odierni alleati del Cavaliere, e che in ogni occasione tengono a ribadire il concetto, è una legge di civiltà anche giuridica, essendo in Democrazia sacra la libertà delle persone ad esprimere concetti e confidenze anche intime, ragione per la quale il Parlamento che ha già perso tanto tempo, come spesso purtroppo accade, non deve ancora aspettare, né rinviare l’esame della Legge a data da destinarsi, essendo l’argomento di interesse nazionale. La preoccupazione di Alfano di non turbare gli alleati che non perdono tempo nel denigrare, un giorno si e pure l’altro, il leader del partito al quale appartiene, fa parte di una strategia politica che gli italiani non condividono.
Infine, qualcuno si è accorto dello spettacolo davvero indecoroso e per certi versi triste, offerto dalla piazza nella quale è stata convocata la folla dei disperati che vivono ancora del sogno stalinista-lLeninista, alla presenza non solo di Landini, che vive da sempre sfruttando la disperazione di quella Gente, ma anche di Gino Strada, e di Rodotà, che i Grillini volevano eleggere Capo dello Stato, nonché di qualche ministro, Fassina, in controtendenza a quanto stabilito dal duo Letta-Alfano, per non creare turbativa al governo. Il fatto che indigna ed in qualche modo preoccupa è non che i cattocomunisti abbiano partecipato alla manifestazione, è che si pretenda che Berlusconi non dialoghi con la sua gente che in questo momento ha bisogno di certezze e non di proclami di equidistanza. Lo si dica a chiare lettere che non è la base del PD che non vuole alleanza alcuna con il PDL, ma che è davvero innaturale per la maggioranza degli italiani che si faccia un percorso in comune, per quanto breve, con un partito che condivide le idee espresse in quella piazza, che non definisco rossa, per non offendere i russi che sono ancora orgogliosi di quella piazza di Mosca che conserva una grande bellezza, specie di notte e con la neve.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:44