Occhio Cavaliere, vogliono

Purtroppo sono stato facile profeta, la Corte di Appello di Milano, una volta ottenuto il lascia passare dalla Cassazione, ha pronunciato la Sentenza di condanna tanto attesa dal PD e dai Grillini. Mi chiedo per l’ennesima volta che speranza poteva nutrire il Cavaliere che non più tardi del giorno precedente, magari consigliato dal suo fido cerimoniere, si mostrava fiducioso sostenendo che la somma di euro tre milioni altro non è che una bazzecola rispetto alla montagna di danari versati al fisco dal suo Gruppo e da lui stesso Evidentemente o è in confusione, ma penso proprio di no, vista la grande lucidità con la quale nella Piazza di Brescia ha esposto le sue idee e ciò che intende fare, oppure pensa davvero di poter condizionare il Governo da poco nato, marcando la differenza tra chi ama la libertà e chi della libertà ha fatto e continua a fare, nonostante gli ipocriti proclami, “democratica mistificazione”.

La riprova di quanto dico la si rintraccia nelle dichiarazioni stizzite e velenose del neo traghettatore del PD , il comunista Epifani che si permette di stigmatizzare il comportamento del Cavaliere e di alcuni Ministri che assistevano alla manifestazione di Brescia, nonché di confermare l’incondizionato sostegno alla Magistratura Milanese, vittima degli insulti di Berlusconi. Ma non basta, I Ministri guidati dal Premier Letta, nipote di Gianni, invitati a trascorrere nell’Abazia di Spineta, in territorio di Sarteano, per trovare l’ispirazione per il da farsi, luogo questo, quasi certamente suggerito da Saccomanni, che, come me possiede in quei territori un Podere, dove di solito trascorreva il fine settimana ,non hanno nascosto la loro indignazione, costringendo il Premier a minacciare l’abbandono della nave ove Ministri e componenti avessero avuto l’intenzione di partecipare a manifestazioni elettorali.

No Cavaliere, ella può benissimo non accogliere il mio invito, ma non può disilludere i suoi sostenitori, dichiarando che sosterrà il Governo qualunque cosa dovesse accadere nell’ambito della sua sfera personale. È di palmare evidenza che il PD è ormai pieno di morti che camminano, e tutti quei signori che sono ancora vivi , hanno un unico irrefrenabile desiderio, questo sì, condiviso con Grillo, di allontanare definitivamente dalla scena politica Berlusconi. Solo così possono ambire alla vittoria, vista la inconsistenza elettorale di tutti quei mestieranti della politica che circondano il Cavaliere. Ogni volta che i rappresentanti del PD dichiarano che non possono in alcun modo controllare la base del Partito che non ha gradito il Governo delle Larghe intese, io e tanti altri cittadini, la Maggioranza ,non ci indigniamo ma ci abbandoniamo ad una fragorosa risata, al solo pensiero che se si andasse al voto domani, forse Berlusconi ed il centro destra, quello dei giovani e delle splendide ragazze che gioiosamente applaudivano a Brescia, raggiungerebbero quel 51% da sempre auspicato dal Cavaliere, per far tornare l’Italia il Paese che per tradizione, bellezza e ricchezza culturale ed artistica non è secondo a nessun altro Paese del Globo.

Pertanto alla prossima minaccia del Signor Letta , qualsiasi cosa dovesse suggerire il cerimoniere tanto a lei caro, tolga la Spina al Governo, che troverà il modo di procedere lo stesso, con la benedizione del Monarca Napolitano e si attrezzi per il voto che sarà ancora più bulgaro di quello del 2008. Per quanto riguarda la Giustizia, è necessario precisare che non è la Giustizia malata il dramma del Popolo Italiano, ma l’Ordinamento Giudiziario, riformato in modo davvero sconcio e per certi versi incomprensibile, nell’ormai lontano 1973, con l’intervento davvero sciagurato del Legislatore(Legge Breganze),che per la progressione in carriera dei Magistrati, al merito ha sostituito il semplice trascorrere del tempo. Il Cavaliere invoca da tanto tempo la separazione delle Carriere tra gli Inquirenti ed i Giudicanti ed a giusta ragione, ma un tempo tale esigenza non era all’ordine del Giorno in quanto Gli Uffici giudiziari erano organizzati in modo del tutto diverso, con la presenza di due fondamentali requisiti, la Gerarchia e per quanto riguardava i PM, la impersonalità il che voleva dire che nessun sostituto poteva assumere qual si voglia iniziativa, senza il consenso del Capo. Difficilmente, anzi è impossibile ottenere in questa legislatura, quanto da tutti auspicato, ragione per la quale, razionalità vuole che ci si limiti ad abolire l’IMU, a detassare le imprese che assumono giovani,, a ridurre i poteri davvero insopportabili di Equitalia e a modificare la Legge Elettorale, andando al voto il più presto possibile per relegare i portatori di odio sempre all’opposizione, consumati come sono dal rancore verso chi produce ricchezza, utile per tutti e non per i soliti privilegiati, vedi i Manager Pubblici e Privati con particolare riguardo agli Istituti bancari. Infine che senso ha pubblicare la notizia che pone in rilievo una lite tra Letta ed Alfano nel pre ritiro, tutt’altro che spirituale, se il risultato è quello che soddisfa il PD, cioè, il riconoscimento di una sconfitta!

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:15